Situazione di coppia (061431)
Daniela 31 anni, 22.01.2003
Salve a tutti, ringrazio
anticipatamente ed espongo il mio problema! Sono sposata da 1 anno e sei mesi.
Io ho 31 anni e mio marito 36; siamo figli unici.
Purtroppo quando ci siamo sposati soffrivo di depressione a causa di un rapporto
andato male. Siamo stati fidanzati 2 anni e dopo io ho preso la decisione del
matrimonio, anche se avrei desiderato tanto la classica dichiarazione.
Ho notato subito che c'era qualcosa che non andava bene.
Praticamente mio marito non riusciva a prendere nessuna iniziativa anche per
l'organizzazione del matrimonio. In seguito ho conosciuto i miei suoceri e ho
potuto vedere come hanno trattato e trattano mio marito.
Sono sempre molto dolci e gentili anche con me. Mettono mio marito sempre al
centro dell'attenzione trattandolo come un bambino e parlando sempre del suo
passato. Lo coccolano molto ed io ho potuto constatare che lui ha ancora bisogno
di protezione e di qualcuno che prenda iniziative ed idee per lui.
Lui e' molto buono, onesto e dolce con me e con tutti ma e' molto insicuro,
orgoglioso ed ha paura. Io purtroppo come altre donne, ho bisogno di una persona
che mi dia rassicurazione e protezione.
Invece sono io che devo dare tutto cio' a lui. Ne ho sofferto e ne soffro di
questo problema.
Purtroppo nessuno dei familiari mi comprende; anzi mi dicono che e' tempo che
mettiamo su famiglia. Mia madre dice che soltanto con un figlio si riesce a
maturare.
Per il motivo che ho suddetto il nostro matrimonio e' entrato in crisi. Ogni
giorno liti e conflitti! Voi che cosa ne pensate? Un figlio puo' risolvere questo
problema? Saluti e attendo con ansia la vs. risposta!
Mi sembra inoltre che i problemi con suo marito non siano così gravi da non potervi porre rimedio cercando di parlare tranquillamente, senza litigare e rinfacciarsi episodi vari.
E' piuttosto frequente che nella coppia la donna sia chiamata ad un ruolo materno nei confronti dell'uomo e quindi la dinamica familiare che lei descrive ( comprese le ingerenze dei parenti di lui) rientrano nella norma; se riuscirete a riallacciare un dialogo fra voi lei può trovare il modo giusto per chiedere a suo marito, in cambio del suo appoggio materno, che anche lui si attivi per fare qualche volta anche lui da "padre", facendola sentire rassicurata e protetta.