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Situazione di coppia e ansie (147663)

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 433 volte

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Federico, 18

Salve,
mi chiamo Federico. Ho finito da poco il liceo scientifico e sto per iniziare l'università, la mia situazione familiare è nella norma anche se non ho un rapporto confidenziale con la mia famiglia. Il mio problema attuale riguarda la relazione che ho interrotto dopo 6 mesi...nonostante abbia avuto relazioni piu lunghe posso tranquillamente affermare che quest'ultima è stata quella in cui ho voluto costruire di più e riporre più aspettative. Sono un tipo molto ansioso di regola e tendo a catalizzare tutte le mie ansie su un problema in particolare, durante un periodo piu o meno lungo...problemi che possono anche essere apparentemente irrisori come la paura di non riuscire più a smettere di inghiottire saliva in continuazione che mi ha assillato per parecchi mesi o la mia identità sessuale o il terrore che la mia capacità di essere simpatico fosse cessata. Ma le ansie dell'ultimo periodo hanno avuto conseguenze ben più drammatiche e hanno portato alla rottura del mio rapporto. Ho cominciato con un lieve senso di malessere e la paura che i difetti della mia ragazza potessero portarmi a smettere di esserne innamorato proprio come era successo alla mia precedente ragazza nei miei confronti. Gradualmente ho cominciato a farmi domande su cosa provassi durante ogni sensazione risata o esperienza e mi pareva che i miei sentimenti fossero calati finchè mi è diventato insopportabile rimanere con lei. Pativo un senso di oppressione alla bocca dello stomaco, il respiro diveniva affanoso e non sopportavo di rimanere fermi nello stesso posto per molto tempo a comportarci normalmente. Ovviamente le ho parlato di questi porblemi perchè la comunicazione è sempre stata presente nei nostri rapporti fin dall'inzio. La cosa però non è migliorata e cosi le ho chiesto di allontanarci per riflettere. Non che io non rifletessi giorno e notte in continuazione, ma pensavo che la mancanza provata mi avrebbe convinto dei miei sentimenti perché non volevo assolutamente lasciarla e stavo malissimo. E infatti la mancanza è arrivata e si è fatta sentire insieme alla gelosia, cosi mi sono riavvicinato a lei, ma non appena l'ho baciata riecco il senso di oppressione allo stomaco e il terrore. Cosi di nuovo mi sono allontanato..ovviamente lei è esausta e nonostante innamoratissima non può che considerarmi pazzo. Dal canto mio so solo che sia con lei sia senza di lei sto molto male. Ritengo che mi sarebbe utile conoscere le precise cause che hanno portato il mio inconscio a porvare questo malessere mentre stavo con lei per poter così pretendere una decisione definitiva qualunque essa sia. Ma da solo non posso farcela. C'è da specificare che le due ragazze di cui sono stato innamorato prima di lei non erano assolutamente costanti nel dimostrarmi come lei amore attraverso gesti e frasi dolci mentre lei me ne scriveva in continuazione. I difetti che mi hanno portato  ad avere questi pensieri sono soltanto la sua propensiore a prendersela per le cose in modo irrazionale ed esagerato, anche per cio per cui non bisognerebbe prendersela, e chiudersi in se stessa finché non le passa da sola. Il motivo per cui sono stato lasciato dalla mia ragazza precedente se puo essere utile era la mia propensione ad scatenare litigi  per ogni telefonata mancata o cose del genere poiché non mi fidavo dei suoi sentimenti non essendo lei in grado di esprimerli al meglio. Può essere connesso con ciò che mi sta succedendo ora? quali sono le cause di tutto ciò? perchè ho smesso di essere sereno ma non riesco a staccarmi da lei?

 


Caro Federico,
tutto sommato l'instabilità affettiva alla tua età è quasi fisiologica.
L'impegno di una relazione duratura in un momento di grande confusione come quello dell'adolescenza è, infatti, spesso difficile da portare avanti. Quello che mi colpisce piuttosto è la tua tendenza a sovraccaricare emotivamente gli eventi e cercare eccessivamente un controllo nelle piccole e nelle grandi cose, stando in tensione inutilmente.
Guardi molto all'esterno e all'interno di te, ma le tue non sembrano delle riflessioni tranquille, tutt'altro! E' come se alla fine la tragedia fosse sempre incombente e il momento potesse defraudarti sempre di qualcosa, come se ci fosse un copione da dover seguire, di cui tu e nessun'altro però conoscete i contenuti.
Devi lavorare molto su questo, se vuoi risolvere i tuoi problemi e cercare di essere più tranquillo e meno irrigidito in scampoli di tensione che non sono nemmeno funzionali.
Il mondo non è perfetto, per fortuna. E tutti possiamo crescere dalle esperienze. Provaci anche tu, cercando di tollerare maggiormente le incongruenze e prendendo con maggiore flessibilità e ironia la vita e gli altri.

(Risponde la Dott.ssa Bosa Lucia Daniela)

Pubblicato in data 17/01/2012
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