Pubblicità

Situazione familiare (152547)

0
condivisioni

on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 383 volte

1 1 1 1 1 Votazione 0.00 (0 Voti)



Chiara, 16

 

Gentile Dottore,
mi chiamo Chiara e ho quasi 17 anni. Ho deciso di scrivervi perchè ho davvero bisogno di parlarne con qualcuno e so che di persona non ci riuscirei mai... è solo che sono stanca di piangere tutte le sere prima di dormire.
Quando avevo circa 6 anni mi sono accorta che tra mia madre e il miglire amico di mio padre c'era qualcosa di diverso e leggendo i messaggi dal telefono di mia madre mi sono resa conto che era tutto vero. Non ne parlai con nessuno e continuai a tenermi tutto dentro... continuavo a leggere i messaggi di mia mamma a non dire niente a mio padre e a stare male da sola tutti i giorni e soprattutto i giorni in cui veniva a trovarci questo qui, a portare regali a me e a mia sorella e a fare il doppio gioco con mio padre...
Nell'estate della seconda media mia madre lo disse a mio padre e decisero di separarsi.
Mi ricordo ancora le lacrime di mio padre e la durezza di mia madre. Da lì abbiamo vissuto insieme un altro anno e un anno dopo mia madre ha deciso che era ora di andare via.
Io mia mamma e mia sorella ci siamo trasferite in un paesino a una decina di km da mio padre.
Io nn vado molto daccordo con mia madre anzi quasi per nulla ma non potendo stare con mio padre che lavora dalla mattina alle 7 alle sera alle 8 sono venuta a stare con mia mamma che ha preso casa vicino al mio fidanzato.
Il mio ragazzo è l'unica persona con cui io abbia parlato come sto parlando a voi e con cui riesco a sfogarmi tutte le volte, comuqnue continuo, siamo venuti a vivere qui e all'inizio mia madre usciva per vedere questo ma non lo portava piu in casa, poi piano piano ha iniziato a farlo entrare in casa, a farlo venire a mangiare qui, e io ho iniziato a essere piu aggressiva nei confronti di mia madre.
gli ho detto e chiesto tante volte di non portarlo in casa quando c'ero io o almeno dirmi quando c'era così non tornavo io, ma tutte le volte cotinuava a farlo tornare e così sono andata da mia nonna per un po' di giorni.
Poi mia madre mi promise che non l'avrebbe più fatto entrare e così è stato per due settimane poi ha ricominciato e ha inziato a far venire anche a dormire qualche volta e anche li mi sono arrabbiata e glie l'ho detto dicendo che allora se voleva fare quello che gli pareva sarei andata via a stare da mio padre e lei per non perdermi mi promise anche lì che non sarebbe più tornato.
(Lui vive a Milano viene su una settimana ogni 10-15 giorni).
Comunque non è stato cosi nemmeno questa volta, mia madre continua a farlo venire e io continuo a stare male non so come fare, non potrei nemmeno andare da mio padre perchè rimarrei sola tutto il giorno e lì dove sta lui non ci sono nemmeno molti mezzi per muovermi, per andare a scuola etc.
Mio padre si mi manca tanto ma lo vedo due volte alla settimana quando vado a cena da lui con il mio ragazzo e poi verso le 11 ci riporta a casa.
Vorrei un consiglio, un aiuto qualsiasi cosa per cercare di riuscire a non farmi stare più così tanto male perchè io ci sto davvero tanto male.
Grazie in anticipo

Carissima Chiara,
è comprensibile la sofferenza che provi e la disapprovazione verso la relazione che tua madre ha con il suo uomo, relazione nata durante il matrimonio con tuo padre e motivo della loro separazione.
Tua madre ha scelto di interrompere il matrimonio e di continuare il legame con quest'uomo. Probabilmente loro sono realmente innamorati e tua madre si sente divisa tra l'affetto che li lega e il desiderio di averti accanto.
Sta provando a rispettare la tua volontà, ma allo stesso tempo cerca di tenere vicino a sè anche il suo compagno.
Dovresti comunicarle le tue emozioni, spiegarle perchè non riesci ad accettare la loro relazione e la rabbia che provi nei suoi confronti.
Probabilmente lei comprende di averti delusa e il tuo stato d'animo. Puoi non essere interessata a costruire un rapporto civile con il suo compagno, ma è importante che tu chiarisca i tuoi desideri e i tuoi sentimenti con tua madre, che ha agito seguendo i suoi desideri e progetti di donna, e che come madre desidera vivere con te e non perderti.
Mi rendo conto che ci vorrà del tempo perchè tu possa accettare la situazione. La separazione dei genitori è quasi sempre una delusione e una fonte di dispiacere per i figli, tuttavia continua ad amare i tuoi genitori, come loro amano te, nonostante non viviate più tutti insieme.
Purtroppo non puoi modificare lo stato delle cose, ma puoi iniziare a voltare pagina e a guardare al futuro con più ottimismo. Cerca di pensare a te, a ciò che desideri per te stessa e a investire sui tuoi progetti di crescita.
Prova ad addormentarti con un sorriso e a pensare a fine giornata a qualcosa di positivo e bello che hai visto o vissuto.
Non versare più lacrime, meriti di essere serena.
Attendo tue notizie.
Cordialmente, Dott.ssa Filomena Dongiovanni

 

(Risponde la Dott.ssa Dongiovanni Filomena)

Pubblicato in data 03/09/2012

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Ritieni che la tua alimentazione possa influenzare il tuo umore?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Catalessia

Detta anche catalessi, è uno stato patologico, ad esordio improvviso e che si protrae per brevi o lunghi periodi, in cui vi è una sospensione dei movimenti volo...

Paranoia

La paranoia è una psicosi caratterizzata dallo sviluppo di un delirio cronico (di grandezza, di persecuzione, di gelosia, ecc.), lucido, sistematizzato, dotat...

Dipsomania

Per dipSomania si intende una patologia  caratterizzata da un irresistibile desiderio di ingerire bevande alcoliche. Per Dipsomania ( gr. δίψα "sete" e ...

News Letters

0
condivisioni