Pubblicità

Situazione Familiare Difficilie (140347)

0
condivisioni

on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 340 volte

1 1 1 1 1 Votazione 0.00 (0 Voti)

Giuseppe 20

Cari Esperti di Psico Online, vi scrivo perchè mi trovo in una situazione veramente difficile. I miei genitori sono separati da ben 7 anni, ho due sorelle una più grande e l'altra più piccola di me. Loro vivono dai nonni sotto tutela di mio padre e io sto con mia madre per mia spontanea decisione. Mia madre convive con un uomo malvagio capace di distruggere le persone fisicamente e psicologicamente. Parliamo di un'ex galeotto che ha preso in giro mia madre, da circa 6 mesi. E' venuto a stare con noi suo figlio, un 16enne pericolosamente atomico, che tutte le volte istiga suo padre ad aggredire mia madre. Io fisicamente sono magro e statura bassa e non riesco ad impormi. Dunque, mia madre è indifesa, non so cosa fare, tempo fa abbiamo aperto un'attività, e lui ha fatti svariati prestiti e mutui sul mio nome, dopodichè l'attività è fallita. Io sono distrutto moralmente e psicologimente, ed oltretutto sono rovinato. Non so cosa fare e non posso aiutare mia madre. Mi sta crollando addosso tutto, secondo voi cosa dovrei fare? Grazie per la vostra disponibilità.  

Caro Giuseppe, capisco che tu sia distrutto, hai solo vent’anni e sei già rovinato economicamente, senza prospettiva per il futuro, psicologicamente piegato ed impotente, preposto a salvare tua madre a vita. E’ proprio una brutta situazione! Hai ragion, non puoi aiutare tua madre, solo lei può aiutarsi. E quanto più tu, tenti di salvarla, tanto più affonderai, scivolando nel baratro. Quello che puoi fare per lei, è dirle chiaramente quello che senti e pensi di tutta questa situazione, esprimerle la tua prostrazione, la disperazione e anche la tua rabbia. Anche se tu l’hai ricacciata in un angolo, la rabbia c’è ed è sano che ci sia. Infatti, tua madre con la sua remissività non ti ha protetto e ha permesso che quest’uomo rovinasse sé stessa e te, suo figlio. So che le vuoi bene e ti dispiace per lei, ma è anche giusto e naturale che tu sia anche arrabbiato con lei. Arrabbiato anche perché i vostri ruoli si sono invertiti, lei doveva crescere e proteggere te, incoraggiarti, sostenerti e aiutarti. Invece, è quello che tu senti di fare per lei. Forse, il motivo che ti ha spinto ad andare a vivere con lei, sicuramente un posto meno comodo e protetto, rispetto a quello scelto dalle tue sorelle. Non so perché tua madre sia così passiva e si mostri debole, sicuramente se anche lei tirasse fuori la sua rabbia, le cose sarebbero diverse. Probabilmente nella vostra famiglia, c’è una gran paura della rabbia, come se questa comportasse chissà cosa! Non a caso si è scelta un compagno che glielo dimostra tutti i giorni, con la sua rabbia e aggressività diventa violento e distrugge tutto. Ma tu, non puoi fare altro che parlarle, per il resto non puoi fare altro per lei, non puoi e non devi salvarla. Spetta a lei farlo! Puoi invece salvare te stesso! Devi riprenderti in mano la tua vita, trovare uno spazio di libertà di movimento, di serenità emotiva, di crescita sicura. E’ giusto che anche tu senta la libertà e la possibilità di lanciarti nel mondo, con serenità e curiosità. Credo che per uscire da questa situazione sia importante che tu ti rivolga, da un lato a tuo padre e ai tuoi nonni, per farti dare una mano anche concreta, devi andartene da quella casa, dove subisci soprusi continuamente! Dall’altra è necessario un percorso su te, che ti aiuti ad uscire da quest’aspirale mortifera. Perché, per quanto distruttiva sia la situazione, penso che per te non sia per nulla facile, lasciare tua madre al suo destino, rinunciare a salvarla. Nonostante tu abbia pieno diritto alla tua vita, credo che devi aver deciso tanto tempo fa che ci avresti rinunciato per lei, per evitarle dolori e sofferenze. Ma, a Giuseppe chi ci pensa? Chi evita a lui, i dolori? Devi imparare a pensarci tu e puoi farlo solo se rinunci a questo copione, per te deleterio. Tua madre è un’adulta e se vuole se ne tira fuori. Ha tutto il diritto, di fare della sua vita quello che vuole, compreso buttarla via. E tu non puoi farci nulla. Per te stesso invece, puoi e devi fare molto, ma non sarà semplice perché sei giovane e lei vuoi bene. Un aiuto, una persona che ti accompagni in questo percorso di crescita è indispensabile, perché i richiami emotivi saranno tanti e renderanno difficile, appropriarsi della propria vita. Prenditi la tua vita, ti spetta!

(Risponde la Dott.ssa Costantini Sabrina)

Pubblicato in data 24/12/09
Vuoi conoscere il nome di uno psicologo e/o psicoterapeuta che lavora nella tua città o nella tua regione? Cercalo subito su Psicologi Italiani

Pubblicità
Vuoi conoscere i libri che parlano di Coppia/Famiglia per saperne di più?
Cercali su Psiconline® Professional Store

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Le festività ti aiutano a stare meglio?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Emozione

Reazione affettiva a uno stimolo ambientale che insorge repentinamente e ha breve durata, come ad esempio paura, rabbia tristezza, gioia, disgusto, attesa. sorp...

Dejà vu - Dejà vecu

Da due secoli, il fenomeno del "déjà-vu" affascina il mondo della scienza ed è stato oggetto di numerose interpretazioni, dalle più strampalate, che gli attribu...

Disturbo post-traumatico da st…

I principali sintomi associati al Disturbo post-traumatico da stress possono essere raggruppati in tre specie: ...

News Letters

0
condivisioni