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Situazione familiare e affettiva (61629)

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 354 volte

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Angelo 38 anni, 29.01.2003

Innanzitutto grazie per aver dedicato del tempo a chi ha bisogna di una mano di aiuto. Sono un uomo di 38 anni di eta', sono sposato da 8 anni e non ho figli.
Mia moglie ha la stessa mia eta', e' rimasta orfana del padre da quando aveva 10 anni e soffre ancora molto per quel distacco cosi' prematuro proprio nel momento in cui aveva piu' bisogno di una figura forte che le desse sicurezza. Il rapporto che io ho avuto con i miei genitori non e' mai stato un rapporto idilliaco anzi in certi momenti e' stato drammatico nel senso piu' vero della parola.
Da quando mi sono sposato, comunque i rapporti con i miei genitori sono migliorati, grazie anche alla infinita pazienza di mia moglie, in particolare sono migliorati con mio padre.
Da quando ci siamo sposati, aabbiamo sempre cercato di avere dei figli ma senza riuscirci.
Abbiamo chiesto aiuto ad alcuni medici i quali dopo gli esami del caso e delle cure fatte solo per scrupolo ci hanno risposto che non abbiamo nessun problema, intanto pero' i figli non sono arrivati.
Il nostro amore paterno/materno lo abbiamo forse inconsciamente riversato sui nipoti o quantomeno piu' sui nipoti della famiglia di mia moglie dato che i rapporti con la mia famiglia anche se migliorati non sono mai stati tranquilli. Abbiamo anche parlato di adottare un bambino ma mia moglie e forse anch'io non ci sentiamo di crescere un bambino senza che lei lo abbia tenuto in grembo e aver provato il cammino che tutte le mamme fanno ( dalla concezione, alla gestazione, al parto ... ecc), puo' sembrare un discorso egoistico ma e' difficile accettare una sterilita' ancora di piu' se non supportata da problemi fisici.
Quello che mi/Vi chiedo e'questo: Riusciro' mai a guardare gli amici e i parenti senza provare invidia per i loro bambini? Continuero' sempre a chiedermi perche'? Continuero' sempre a nascondere a mia moglie questa mia sofferenza solo per non farla soffrire di piu'? Grazie ancora per avere letto la mia lettera Spero che mi rispondiate.

Caro Angelo se è vero, come riferisci, che vi siete entrambi sottoposti a seri controlli clinici la difficoltà nel procreare dovrebbe avere origini psicologiche.
Forse avete insistito troppo su quest'evento, in alcuni casi l'attesa spasmodica può risultare controproducente.
Se l'idea di diventare genitori, vista l'età di entrambi, non è stata ancora accantonata vi consiglio di rivolgervi ad uno psico-sessuologo.
Molte volte con l'aiuto di un esperto è possibile risolvere problemi che da soli possono risultare non affrontabili.
Ci sono coppie che vengono in consultazione perché non riescono ad avere figli, facendo l'anamnesi del caso, magari si scopre che fanno sesso due o tre volte al mese senza prestare attenzione ai giorni fecondi.
L'invidia lo sappiamo tutti è un sentimento negativo che avvelena i rapporti, meglio sarebbe convogliare quest'energia in qualcosa di più concreto e costruttivo.
Trovo che tu e tua moglie dovreste confrontarvi su questo argomento cercando di parlare apertamente delle emozioni che questa mancanza vi procura ed eventualmente cercare insieme una soluzione costruttiva per ovviare a questo disagio.
Credo che un'alternativa per poter appagare il vostro desiderio di maternità e paternità sia quella d'interessarsi al bene di bambini che hanno bisogno di affetto e di cure e che per loro disgrazia non ne hanno.
Come ben saprai ci sono tanti centri che si occupano di infanzia violata e che si avvalgono dell'opera costante di volontari, tra loro ci sono genitori e coppie senza figli che scelgono questa strada per ampliare il loro amore. Non trascurate l'aiuto di un esperto. Auguri
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