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Solo io desidero un figlio (71645)

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 346 volte

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Anna 35 anni, 27.04.2004

Vivo una relazione soddisfacente da tre anni.Ho avuto qualche storia e due lunghi fidanzamenti, l'ultimo finito ( non per mia volontà )6 mesi prima del matrimonio.
Ho sempre desiderato un uomo accanto da amare, una famiglia e sopratutto un figlio.Sono una professionista un lavoro che mi soddisfa, ma la mia vita non è completa.
Il mio attuale compagno mi ha sempre detto che non ci saremmo mai sposati(è divorziato e non ci vuole proprio pensare), ma io lo amo tantissimo e pazienza se dovrò rinunciare all'abito bianco e anche al matrimonio civile.
Il problema reale è un altro.Un figlio.
Io ne sento tanto il bisogno, la mia vita di donna è pervasa da questo desiderio da tempo,ho un compagno che amo, credo riamata,e nasce ancora di più in me il desiderio di questa esperienza irrinunciabile.
Purtoppo lui viene da una di quelle tragedie troppo frequenti da noi.
A seguito del divorzio,la moglie già 20 anni fa, fece di tutto per allontanarlo dal figlio, che adesso maggiorenne, sa a malapena della sua esistenza.
Per lui è cosi doloroso parlarne che io so poco di questa storia, l'unica certezza che ho (riferita anche da altri)è che lui ha fatto,al tempo, di tutto per poter stare vicino al figlio, ma si è arreso dopo qualche anno di tribunali avvocati assistenti sociali.
Dopo lui ha vissuto la sua vita, è una persona splendida, ed ama i bambini.
Ma ora che io ne vorrei uno per noi, ho smesso con gli anticoncezionali, l'unico modo per costringerlo ad affrontare il problema.
Lui ovviamente è cambiato nei rapporti,e da mesi niente è più come prima.
Il tempo passa, lui di dice di essere "BLOCCATO", e di non volerci pensare "per ora..." Solo che io ho 35 anni e lui 45....Cosa aspetto? Sto pensando di lasciarlo, gliel'ho detto.. ed è uno strazio per entrambi.Cosa devo fare??

Cara Anna, devi fermarti ed evitare scelte inutili quanto affrettate, tenendo conto che alla vostra età aspettare eventualmente un altro anno non è poi così complicato.
Vivere la genitorialità è spesso, infatti, un problema di sicurezza e di fallimenti.
Ed è proprio il tempo che smorza le paure e ravviva l'entusiasmo.
Tante volte basta aspettare e può darsi che il tuo compagno avrà una maggiore disponibilità verso la cosa, e le sue possibilità morali nei confronti della paternità aumenteranno a sufficienza per fargli dare il suo assenso.
Nel frattempo valuta bene il valore dello stare insieme a quest'uomo e la capacità di coppia di vivere le emozioni e le difficoltà. Aspettare potrebbe servire anche a te per riflettere e rassicurarti.
In ogno caso non pensare mai che un figlio possa riempirti spazi vuoti affettivi o possa compensare carenze irrisolte;è una vita nuova che porta cambiamenti e necessita di grande energia e di grande impegno ed ha bisogno delle risorse di due genitori, che spesso devono vivere almeno nei primi anni questo ruolo con intensità e mettendosi anche un pò da parte.
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