tradimento (45791)
Apple, 33anni (26.11.2001)
Sono
sposata da 9 anni, ho due figli ed ho appreso qualche mese fa che mio
marito aveva una relazione con la mia migliore amica, che oramai
durava da un anno e mezzo. Dopo lo shock iniziale, ho cercato di
esaminare la cosa e così ho appreso che mio marito si sentiva
trascurato da me, per questo motivo ha trovato nella mia amica una
confidente prima ed un'amante in seguito. Ora, visto che la cosa
è stata scoperta, loro non si vedono più, ma mio marito
soffre, un po' per i sensi di colpa (ha una personalità molto
debole, è immaturo e questa cosa è stata più
grande di lui - io invece ho una personalità forte e tendo a
prendere i problemi di petto e cercare di risolverli nel modo
più razionale), ed anche perché lui di questa ragazza
si era innamorato e ora le manca. Mio marito ha un carattere molto
debole, con forza di volontà quasi nulla. Lui è come se
stesse seduto lì ed aspettasse che la soluzione gli cadesse
dal cielo. Non fa niente per migliorare la situazione fra noi due,
nonostante ci siano i bambini. Anzi, lui dice che è stato per
lui un periodo bello e a parte il fatto di avermi fatto soffrire, non
è pentito per quello che ha fatto. Io l'ho perdonato
perché gli voglio molto bene e quando il fatto è
saltato fuori lui era più spaventato di me.
Ora però faccio un po' fatica perché lui non sa ancora
cosa vuole fare della sua vita, se andare via o no. E' sempre
apatico, dice che non riuscirà mai ad uscirne da solo, che
è combattuto, che non sa se mi ama, non sa se vuole rimanere
con me, non sa mai niente. Mi dice che si deve ammazzare e cose
così. Io sono molto preoccupata. Gli ho consigliato di andare
da uno psicologo della coppia e vedere se possiamo essere aiutati,
perché io vorrei risolvere la questione, ma lui marcia sul
posto, non va avanti, un giorno mi dice che mi ama, l'altro giorno
è cattivo, sembra un altro. Dice che lui è cambiato
perché io l'ho fatto cambiare e tutte le cose che andavano
bene prima ora non gli vanno piû bene. Quando gli parlo e dico
qualcosa, si sente sempre minacciato e dice che io lo voglio
obbligare a fare questo e quello, che l'ho obbligato a cambiare
lavoro, che l'ho obbligato a comperare la casa, che tutti i suoi
amici non gli telefonano più per colpa mia, è colpa mia
sempre, di tutto. Anche per quanto riguarda il sesso è sempre
insoddisfatto per la frequenza dei rapporti. Non gli basta mai, e
sente di doversi "scaricare" sempre. Certe volte si sveglia anche di
notte per questo motivo. Forse è la tensione nervosa, forse
è depresso, mah. Dice sempre che gli va tutto malissimo.
Ora la situazione è praticamente capovolta, rispetto alla
norma. Lui che mi ha tradita, ora è come se mi avesse messo
sotto "esame" per vedere se faccio la brava e cambio per diventare
come lui vuole, altrimenti se ne va. E dice sempre che se ne va, ma
poi non va e dice che mi ama.Ma non dovrebbe essere che lui, pentito,
fa di tutto per riconquistarmi ? Lui questo non lo capisce, dice che
non sa cosa vuole adesso ... ma sono mesi che andiamo avanti
così oramai e vorrei che decidesse se rivuole la sua famiglia
oppure no ...Secondo lei è disturbato ? Cosa gli è
successo ?
Cara Apple, ogni "tradimento" segna nella coppia un momento di
rottura, in cui cade il velo della fantasia della coppia
"inossidabile" e ci ritrova a fare i conti con quelle falle, quelle
insoddisfazioni e con quelle incongruenze in genere, che fino a quel
punto si era evitato di affrontare. Tu adesso molto semplicemente ti
trovi a prendere contatto con il fatto che hai stabilito una
relazione profonda con una persona, che tende continuamente alla
delerga e che si aspetta da te la soluzione finale di più o
meno tutti i suoi problemi. Se vuoi la mia opinione nel tuo caso non
è importante in sè e per sè il "tradimento", che
alla fine lascia il tempo che trova, ma come tutto questo sia
successo ( con una amica e partendo da una ricerca di apppoggio
affettivo).
Hai sposato un "figlio"? Riflettici un pò su e soprattutto
pensa se è proprio quel che vuoi e quello che fa per te. In
ogni caso delle sedute psicoterapeutiche non farebbero male a nessuno
dei due; dovreste, però, data la situazione, intraprendere una
psicoterpia individuale e solo in un secondo tempo, eventualmente,
effettuarne una di coppia.