Vanità insopportabile (122716)
Samantha 32
Gentilissimo Dottore, ho 32 anni e sono sposata da 5 anni. Quando eravamo fidanzati non me ne sono mai accorta ma, da tre - quattro anni a questa parte, mi sono resa conto di aver sposato un narciso. Lui ha 36 anni, è egoista, vanitoso e anche un bel po' bugiardo, oltre che infantile e con "le mani bucate". Si, ha anche dei pregi. La cosa che mi da più fastidio è che per pura vanità guarda insistentemente le altre donne e io mi sento umiliata. Non si tratta del solito uomo che guarda una bella ragazza, lui guarda solo quelle che contraccambiano i suoi sguardi, anche se sono di sgradevole aspetto o molto più grandi. Il suo scopo è farsi guardare, ma in questo gioco di sguardi io vengo totalmente dimenticata. Una sera eravamo a cena con amici e lui, per tutta la serata e non esagero, si è scambiato sguardi con una donna del tavolo di fronte. Io parlavo e lui guardava altrove! Mi sono arrabbiata quando siamo tornati a casa e lui ha negato tutto. Lui nega pure l'evidenza! Questi episodi accadono quotidianamente, specie nei posti che frequentiamo di solito, nei quali lui si scambia sguardi ricambiati con le solite donne, le commesse del negozio, del supermercato, le clienti. Posso accettare uno che lancia un'occhiata ad una bella ragazza, ma lui esagera. Io che sono molto bella ed abituata agli sguardi degli uomini, io che non flirto con nessuno, devo essere umiliata così! Sono una persona molto seria, sincera ed estremamente fedele e il suo atteggiamento proprio non riesco a sopportarlo. Tutti gli uomini sono così e quindi dovrei accettare le umiliazioni o c'è di meglio? Quando siamo da soli è incredibilmente affettuoso, ma se ci sono altre donne con le quali "guardarsi" io finisco col parlare a vuoto. La cosa più frustrante è che lui nega tutto, anche se ho saputo che prima di conoscermi frequentava una coppia con la quale si "tiravano a lucido", andavano in un locale "ben frequentato" e trascorrevano la serata a verificare chi tra loro piaceva di più e veniva più ammirato! Se mi fossi accorta di questo prima non l'avrei sposato. Ora non mi sento rispettata, apprezzata, sento solo l'umiliazione crescere e la mia autostima svanire. Confido in una Sua risposta.
Salve Samantha, lei si è resa conto di questa situazione da 3-4 anni, per cui la conosce bene e sa bene come ci si trova dentro. Mi stupisce che non si sia mai accorta di questo suo comportamento quando eravate fidanzati. Io le consiglio di parlargli e cercare di affrontare la situazione insieme, potrebbe essere dovuto a carenze, mancanze, modalità relazionali instauratesi nel vostro rapporto, che conducono ad insoddisfazione reciproca e hanno portato il suo ragazzo a guardare le altre donne e lei a sentirsi umiliata. Una terapia di coppia non sarebbe una cattiva idea per aiutarvi a mettere in mostra quella serie di piccoli atteggiamenti e comportamenti, superare quella carenza di dialogo profondo, che spesso causano problemi generando insoddisfazioni che, se affrontate opportunamente, possono rivelarsi anche delle risorse importanti. Negare l'evidenza, finire col parlare col vuoto, come dice lei, sono segni di una difficoltà nell'affrontare problemi intimi, personali. Provi a manifestargli le sue sensazioni personali senza rinfacciargli alcunché. Gli dica della sua insoddisfazione, che si sente umiliata, che questo rapporto non le sta piacendo, che vuole far funzionare le cose diversamente e meglio per entrambi. Provi a rivolgersi a lui con l'animo di chi vuole migliorare le cose. Ovviamente, e questo non mi stancherò mai di dirlo, nelle coppie si è in 2, ed in 2 si risolvono i problemi. Da soli, l'unica cosa che si può fare, è pensare alla propria felicità ed al proprio benessere, gesto che non è egoistico ma inevitabile quando si creano situazioni in cui il dialogo è finito e la comunicazione è divenuta essenziale o assente. Un saluto.
(risponde il Dott. Massimo Giusti)
Pubblicato in data 28/07/08
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