Pubblicità

Vendetta in amore (124164)

0
condivisioni

on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 293 volte

1 1 1 1 1 Votazione 0.00 (0 Voti)
Davide 36

Ho 36 anni e sono single. Ho terminato da sei mesi, per mia decisione, una relazione molto tribolata con una donna di 34 anni separata con 2 figli e con problemi di alcool e di sbalzi d'umore. Negli ultimi 3 mesi si è rifatta viva dicendomi che aveva smesso di bere (davvero) e voleva incontrarmi per rimanere amici e perchè mi voleva bene. Da allora mi ha fatto vedere quanto è cambiata in positivo e quanto sarebbe stato bello rimettermi con lei (sempre detto tra le righe). Ci sono cascato e quando l'ha capito ha cominciato a snobbarmi e trattarmi quasi con fastidio. Alla mia reazione di rabbia ha negato tutto dicendo che avevo frainteso tutto e che non provava più niente per me. Ho fatto il finto tonto per vedere dove andava a parare e lei mi ha offerto amicizia in nome del vecchio amore. Ovviamente ha cercato ancora di farmi più male possibile con una disinvoltura sconcertante a recitare la parte dell'ingenua. Ho troncato tutto e non ci sentiamo più da giorni. Ora sta dicendo ad amici in comune che sono pazzo di lei e che la sto assillando con le mie fantasie e il problema è che è molto convincente (lo è stata anche con me!). Ora non so cosa aspettarmi da lei. La tenacia, la determinazione e la cattiveria dimostrata mi fanno temere che non sia finita.

Caro Davide, non pensare più a come si comporta lei, pensa a come ti comporti tu. Non ha importanza quel che lei dice o fa, si creeranno solo fastidiose situazioni che potranno facilmente essere chiarite, ma prima di tutto deve essere finita per te, dentro di te. Il legame che ti lega a lei, per quanto possa non sembrare, è ancora forte, queste relazioni si chiudono raramente con facilità e senza lunghi strascichi. Inizia intanto a rifarti una vita, lascia al tuo cuore il tempo per riposarsi e riprendersi da questa relazione che intuisco molto difficile. Prenditi cura di te stesso, mettendoti in primo piano nelle tue attenzioni; ciò che fa lei ha poca importanza, importa solo ciò che fai e provi tu. Se continuerai a torturarti con questi pensieri non sarà facile per te liberarti da questa situazione né tantomeno instaurare un rapporto di amicizia con lei. Accetta le tue fragilità, accetta il fatto di esserci ricaduto, accetta il fatto che ancora hai bisogno di tempo prima di prendere delle decisioni. Accetta l'idea che pur di essere amato sei stato disposto a soffrire così. Capita spesso, spessissimo, che le persone pur di essere amate siano disposte a lanciarsi in una relazione vedendo nel partner solo ciò che vogliono vedere e, cioè, ciò di cui hanno bisogno. Poi ci accorgiamo che questo amore ci fa soffrire, è una lenta tortura, e piano piano arriviamo a liberarcene, ma il legame che resta dentro è forte poiché è il legame coi nostri bisogni e necessità. Se ti concederai del tempo, in modo sano, e dandoti l'ìimportanza di cui hai bisogno, sarai sempre più capace di distinguere la differenza esistente tra questa donna e ciò che tu avevi visto in lei, ritrovando la capacità di scegliere liberamente. Un saluto.

(risponde il Dott. Massimo Giusti)

Pubblicato in data 29/08/08

Pubblicità
Vuoi conoscere i libri che parlano di coppia per saperne di più?
Cercali su Psiconline® Professional Store
0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Cosa fare di fronte alla crisi?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Sentimento

Il sentimento è quella risonanza affettiva, meno intensa della passione e più duratura dell’emozione, con cui il soggetto vive i suoi stati soggettivi e gli asp...

Noia

La noia è uno stato psicologico ed esistenziale di insoddisfazione, temporanea o duratura, nata dall'assenza di azione, dall'ozio o dall'essere impegnato in un...

Negazione

La negazione è un meccanismo di difesa. Fu descritto per la prima volta nel 1895 da Sigmund Freud nei suoi Studi sull’isteria. ...

News Letters

0
condivisioni