Abusi (104057)
Angela 22
Vivo in una famiglia che mi vuole bene ne sono più che si cura ma all'età di 13 anni e mezzo per la durata di tre anni, più qualche piccolo avvenimento negli anni avvenire l'ultimo proprio a natale dell'anno scorso, ho subito abusi da parte di mio padre. Mi sono odiata terribilmente e lo odio ma gli voglio anche bene. Scappai anche di casa con la speranza di risolvere questo problema. Ormai per fortuna è da un anno che non mi tocca più anche perchè gli sto il più lontano possibile quelle volte che torno a casa visto che ora studio fuori. Il primo e il secondo anno che ho vissuto fuori non me ne fregava niente del mio corpo mi facevo del male da sola. Mi facevo schifo per l'odio che provavo per mio padre ora me ne sono fatta una ragione però allora davo anche il mio corpo senza amore. Mi ferivo anche così. Ora sto con un ragazzo che amo ma non riesco più a fare l'amore questo atto lo vivo come un qualcosa di brutto non lo desidero lo faccio solo quando lui lo desidera ma non mi viene da dentro eppure credo di amarlo. Credo che tutto il sesso maschile pensi solo a quello a toccare e basta e niente più. Non so che pensare. Spero che mi possiate dire qualcosa. Grazie lo stesso
Gentile Angela, purtroppo un’esperienza come quella dell’abuso (soprattutto da parte di un padre) è una delle cose più traumatiche che possano verificarsi nella vita di una persona. Ed accade molto spesso che l’odio che si prova per la persona che ha perpetrato l’abuso si trasformi in odio per sé stessi. Il fatto che lei adesso possa sentire sia l’odio che l’ affetto nei confronti di suo padre la pone già in una posizione privilegiata rispetto a molte altre persone che hanno avuto la sua medesima esperienza. Fortunatamente, gli uomini non sono tutti uguali, non tutti pensano solo al sesso né tutti sono approfittatori, e il fatto che lei sia innamorata le dimostra tutto ciò. Provi a considerare questo amore come un’occasione, provi a pensare che, visto che è riuscita ad innamorarsi di un ragazzo, questo potrebbe significare che lei è pronta ad affrontare il suo trauma; credo che la strada migliore sia una psicoterapia, credo che non sarà né breve né facile, ma credo anche che ne valga la pena. Le faccio molti auguri
(risponde La dott.ssa Serena Leone)
Pubblicato in data 20/06/07
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