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Ansia, dist. sessuale (146196)

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on . Postato in Sessualità | Letto 376 volte

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Giovanni 24

Salve, sono un giovane ragazzo di 24 anni, sono diplomato e lavoro a Lodi come magazziniere da circa 2 anni, per 11-12 ore al giorno. Vivo con un amico e la mia famiglia si trova in Campania, nella città di Caserta, non sono fidanzato. Ho due probblemi da circa 3 anni, soffro di ansia o almeno credo, i sintomi più diffusi sono un colpo allo stomaco e poi il cuore comincia a pompare veloce e forte, non riesco a calmarmi, sembra che stia quasi esplodendo, comincio a guardare a destra e a sinistra e devo assolutamente muovermi, correre, delle volte mi capita anche quando sono con amici a bere una birra o a casa, ma in modo più lieve. L''altro problema è di origine sessuale. A17 anni mi sono fidanzato con una ragazza di 14 anni, le cose andavano bene, facevamo sesso almeno 10 volte alla settimana, poi dopo 2 anni e mezzo lei mi lascia in modo molto brutto per me, ci sono stato molto male e diciamo che non ho avuto più rapporti con nessuna ragazza. Il probblema è che non ho più libido, non ho più voglia di fare sesso e ho notato un forte calo dell'erezione, insomma non so proprio come fare e chiedo aiuto a voi specialisti. Grazie mille in anticipo, cordiali saluti.

Caro Giovanni, la delusione sentimentale unita comunque ad una vita stressante hanno creato probabilmente un'inibizione relazionale che viene somatizzata nella sessualità. Non è certo facile ricominciare e rimettersi in discussione e non cercare e non provare piacere, è una maniera come un'altra per fermarsi. Il problema non è solo la mancanza di un'erezione, ma il senso di frustrante impotenza correlato, che unito al dolore crea un disagio nel nuovo  incontro, come una sorta di cortina di nebbia invalicabile per chiunque. Se vuoi ricominciare devi partire da un'elaborazione di quello che ti è successo con la tua ex ragazza e quello che in te forse si è rotto di speranze e di fiducia. E' come se una bellissima fantasia fosse andata in mille pezzi e l'adattamento alla nuova realtà diventasse depressivo e castrante al tempo stesso. La riparazione nasce invece dalla creatività, dalla capacità di ognuno di noi di restaurare le parti danneggiate nell'urto doloroso e riprendere il viaggio da noi stessi verso gli altri, nel piacere dell'incontro, del dare e del ricevere e a volta viene fuori anche dalla rabbia, dai sensi di colpa e dalla capacità di tollerare la frustrazione come parte comunque preziosa della vita, come " un raggio di intensa oscurità" che rende visibile tutto il mondo intorno a noi.

(Risponde la Dott.ssa Lucia Daniela Bosa)

Pubblicato in data 11/01/2011
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