Crisi d'identità (015352)
Raffaella, 36 anni
Sono sposata da quasi 3 anni e sto attraversando una crisi da circa un anno.Quando
mi sono sposata ero profondamente innamorata di mio marito ed immaginavo tutta
la mia vita figli, nipoti e vecchiaia insieme a lui.oggi sono infelice perchè
non so più se voglio ancora invecchiare con lui,dopo che,col tentativo
di spiegargli la solitudine che ho provato negli ultimi tempi,le sue disattenzioni
il suo farmi sentire invisibile e,quando presente,una rompiscatole,sono arrivata
alla conclusione che non potevo e non volevo impostare tutta la mia vita con
lui provando rassegnazione e sopportazione.E l'amore che ci legava prima dove
lo mettiamo?Forse non ero innamorata?no non ci credo..solo che negli ultimi
tempi non desideravo nemmeno fare l'amore con lui,per me era diventato solo
un dovere coniugale e non più un piacere come prima.Come facevo ad amare
una persona che quando gli spegavo i miei problemi la prendeva sul personale,non
rivolgendomi la parola per giorni,trattandomi con sufficienza ?quando poi io
provvedevo alla quasi totalità delle mansioni che di norma si dividono
due i coniugi.Sono andata in tilt e la mazzata è arrivata quando non
non sono riuscita a rimanere incinta dopo vari tentativi, visite mediche invasive
e completa sfiducia e paura della fecondazione assistita (idea da me abbandonata
in partenza). Adesso che abbiamo deciso di separarci di comune accordo sono
fermamente convinta che non bisogna essere amati per quello che si fa (facilitando
la vita agli altri) ma per come si è. Perchè ci si accorge degli
errori troppo tardi e non riusciamo a vederli quando li commettiamo? Riuscire
ad accorgersene in tempo eviterebbe un sacco di sofferenza a noi e a chi ci
sta vicino.
Riuscirò mai ad imparare ad amare qualcuno senza annullarmi completamente
e soprattutto a vivere senza cercare sempre l'appovazione e una conferma della
mia famiglia?forse dovrei imparare a vivere di più all'insegna di un
"sano" egoismo?ma nessuno me lo ha mai insegnato.Potete aiutarmi a
rispondere a questi dubbi?Grazie.
Cara Raffaella, non esiste una specie di manuale della vita, e accade spesso
che i progetti rimangano tali.
L'unica verità che resiste all'usura del tempo e degli eventi è
quella che viene dall'obiettività di cui ognuno è capace.
E la saggezza, che è prerequisito indispensabile per migliorare la qualità
dell'esistenza, nasce proprio dalla capacità di accettare i propri errori
e non soffrirne attraverso una lamentazione, ma crescerne senza rimpianti, guardando
al futuro e a quel che accadrà, piuttosto che pedestramente a quel che
è accaduto.
Finito il primo naturale periodo di malessere, quello che devi fare è
non cercare frettolose elaborazioni.
Il problema non è infatti "essere più o meno egoisti",
ma capire profondamente se stessi e le persone che si scelgono, sapendo accogliere
anche l'eventuale fallimento. Gli amori nascono e a volte finiscono e comunque
amarsi non basta automaticamente per poter vivere insieme, tenuto conto che
spesso nel tempo si cambia e in ogni caso che sono le circostanze che definiscono
le possibilità e le visibilità di ognuno.
( risponde la dott.ssa Lucia Daniela Bosa )
Pubblicita'
Vuoi conoscere i libri che parlano di sessuologia
per saperne di più?
Cercali su Psiconline®
Professional Store