Disturbi del comportamento sessuale (109549)
Gaetano 44
Buongiorno, mi rendo conto che è un pò difficile condensare tutto in poche parole, ma ci provo. Ho 44 anni e non ho mai avuto una relazione con una donna e non perchè non ne abbia avuto la possibilità, ma perchè sono stato io a sfuggirla. Da quando avevo 14/15 anni ho scoperto la pornografia con un impatto scioccante e da allora ne ho fatto un uso sempre maggiore diventandone, credo, anche dipendente. Inoltre ho rapporti sessuali esclusivamente con prostitute, tanto donne, che transessuali. Ho tentato di trovare una spiegazione a tutto questo anche perchè la percezione che ho di me, che non è mai stata particolarmente positiva, è quella di una persona a metà, bloccata, non realizzata, anche se le persone con cui interagisco per amicizia o per lavoro non avvertono nulla del mio dramma. Ho cercato anche con i ricordi di andare indietro nel tempo per scoprire se c'è stato o ci sono stati degli episodi che possono avere creato dei disturbi nel mio modo di vivere l'affettività e la sessualità, ma di specifici non me ne sono venuti in mente. Il rapporto con mio padre, invece, è sempre stato conflittuale, difficile e vissuto come un ostacolo ai propri desideri di realizzazione (non so se questo dato può essere utile: sono figlio unico). A questo si aggiunge che intorno agli 11 anni, per un periodo di tempo abbastanza lungo (non so dire quanto) ho avuto frequenti attacchi di panico che si sono ripetuti anche dopo in maniera più episodica. Vi ringrazio per l'attenzione.
Caro Gaetano, sarebbe stato importante indagare quegli attacchi di panico. Molto probabilmente il non averlo fatto ti ha poi condizionato a vivere una vita a metà, non espressa fino in fondo. L'attacco di panico nasce dall'esplosione di un conflitto tra la nostra parte razionale e quella emotiva, questa fa si che la parte emotiva erompa all'esterno, portando con sè sentimenti, desideri e speranze tenute represse. Molto probabilmente sei stato un bambino molto sensibile con tante fantasie e progetti che però non ha mai trovato il coraggio di esprimere. Forse per pudore o per timore del giudizio dei genitori hai preferito razionalizzare, sacrificando la tua parte emotiva e questo ha generato il malessere interiore che ti ha portato all'attacco di panico. Non aver lavorato sul sintomo del panico potrebbe essere stata la causa che ti ha avvicinato alla pornografia, una via di fuga dalla realtà con la quale non volevi e ancora non vuoi confrontarti. La complessità della situazione richiede, a mio avviso, una psicoterapia (preferibilmente d'orientamento cognitivista). Auguri.
(risponde la Dott.ssa Maria Assunta Consalvi)
Pubblicato in data 25/10/07
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