Eterosessualità e penetrazione (147722)
Franco 29
Salve.
Sono un ragazzo di 29 anni, e sono felicemente fidanzato con una ragazza.
Sono sempre stato attratto solamente dalle donne, però già qualche anno fa, ho provato l'autoerotismo anale, inserendomi degli oggetti di forma fallica, con preservativo e lubrificante, e mi è piaciuto molto, al punto che una volta sono arrivato ad avere l'orgasmo anale, con delle eiaculazioni.
Mi sono informato ed ho capito che il piacere della penetrazione deriva dalla stimolazione della prostata. Fatto sta che a volte riprovo la penetrazione, e mi dà sempre un grande piacere, e anche se mi riprometto di non farlo più, perchè è un atto che attribuisco alla omosessualità, ogni tanto, specie quando cerco un piacere più intenso di una masturbazione, lo rifaccio proprio per il godimento che ne traggo.
In più, da qualche tempo mi ritrovo a pensare "come sarebbe bello poter essere penetrato da un pene vero, ed avere l'opportunità di fare una fellatio e sentirlo in bocca"... poi però la sola idea di avere un rapporto con un altro maschio mi dà il ribrezzo, è una cosa ripugnante.
Però continuo a desiderare la penetrazione anale, e questo mi mette in confusione.
Quindi, le chiedo: ho qualche problema di sessualità? Mi può aiutare a capirmi meglio?
La ringrazio molto.
/>Caro Franco,
dal racconto emergono delle gratificazioni erotiche sessuali che per collocarle in un qualche disturbo parafilico non altrimenti specificato, necessitano di più specificazioni, poichè l'essere felicemente fidanzato può anche significare che fra voi non c'è una sintonia sessuale poichè necessiti di stimolazioni anali in autoerotismo.
Una domanda che sorge spontanea è: la ragazza è a conoscenza di ciò? Se si come condivide questa pratica sessuale?
Avere desideri di penetrazione da parte di un uomo rientra nelle fantasie poichè l'omosessualità è insita in tutti noi, svanisce nel momento in cui cerco di dare spazio a questa fantasia poichè l'eterosessualità ha il sopravvento.
Per riuscire a capire la propria sessualità necessita consultare uno psicoterapeuta sessuologo che, prima in coppia per capire e risponedere alle domande che ho posto, poi singolarmente per aiutarti ad analizzare profondamente ciò che significano le azioni sopra descritte.
Auguri
(Risponde il Dott. Puggelli Sergio)
Pubblicato
in data 20/10/2011
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