Gravidanza (013810)
Melanie, 37 anni
Gentile dottore, le scrivo per chiederle un aiuto nella mia situazione complicata.
Sono la mamma di un bambino di 6 anni e convivo con suo padre da 7. Da circa
tre anni il mio compagno ed io abbiamo deciso di vivere una separazione in casa
perchè pur non andando più daccordo abbiamo stabilito alcune regole
di convivenza civili che ci garantiscono una serena coabitazione e la vicinanza
al nostro bambino. Due mesi fa ho conosciuto un uomo con cui ho avuto una breve
relazione al termine della quale ho scoperto di essere rimasta incinta. Ho informato
sia l'uomo da cui aspetto il bambino sia il mio convivente. Entrambi vorrebbero
che interrompessi la gravidanza. L'uomo con cui ho avuto la relazione di 2 mesi
dice di non conoscermi abbastanza bene e di non volere creare una famiglia con
una donna che ha già un figlio. Il mio convivente dice di non essere
in grado di sostenere psicologicamente lo stress di un nuovo bambino per altro
non suo. Io sono davvero a pezzi.
Capisco che la decisione spetta solo a me ma, non voglio creare danni ad un
equilibrio costruito con fatica proprio per mio figlio di 6 anni. Un futuro
di padri con cui lottare per ottenere un rapporto civile, fratellini con cognomi
diversi che si separano nei finesettimana... E io che devo gestire tutto questo
con calma e amore per il bene dei miei figli. La prego mi risponda presto se
può, sono in lista per un'interruzione di gravidanza in ospedale nei
primi di marzo e sto cercando disperatamente una soluzione, per quanto insolita,
a cui aggrapparmi per non sopprimere questa piccola vita. Grazie.
Cara Melanie la decisione che devi prendere è molto delicata, analizzare
a fondo quali potrebbero essere le tue reazioni a seguito di questa interruzione
di gravidanza è un'operazione estremamente importante. La situazione
che si prospetta è difficile ma molto spesso le cose appaiono più
complesse di quanto lo sono poi nella realtà. Se pensi che l'aborto potrebbe
causarti sensi di colpa o senti che è assolutamente contrario ai tuoi
principi morali o/e religiosi forse è il caso di non prendere questa
decisione. Auguri
( risponde la dott.ssa Assunta Consalvi )
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