Omofobia (147536)
Salve,
il motivo che mi spinge a consultare uno pisocologo, è legato al fenomeno dell'omofobia. Io circa 7 anni fa se non di più, diedi il primo bacio a una ragazzina in vacanza, poi un giorno mi capitò di andare da un mio amico e diciamo che essendo piccolino, non capivo e facevo cose stupide.
Ora purtroppo non riesco a scrollarmi da dosso quei giorni e costantemente mi viene la paura di diventare gay. Mi sento un po' strano malgrado cambio ragazze ogni poco. E' da premettere che sono anche omofobo.Vorrei, se possibile, una spiegazione in merito, perchè ogni tanto mi viene da fissarmi e da sentirmi strano. Grazie mille spero di poter essere aiutato. Onestamente cerco aiuto qui, perchè non mi va di spendere soldi tanto meno mi va di spiegare ai miei questo "disagio".
Caro Mario,
purtroppo l'educazione sessuale è una cosa soventemente intrisa di ideologismi di vario genere, per cui nell'ambito della nostra sessualità siamo tutti quanti degli autodidatti. Questa trascuratezza di un lato invece fondamentale della natura umana, può portare a non spiegarci certi atteggiamenti o comportamenti, sensazioni ed emozioni. Non sapersi spiegare certe cose, il timore che una esperienza che ci hanno insegnato essere "sbagliata", può portare a ritenersi "strano" o "diverso". La paura di essere omosessuale può spingere a comportamenti autodimostrativi del proprio machismo, per cui cambiare spesso ragazze (nell'idea per cui se sono un donnaiolo non sono gay) ed essere omofobo (nell'idea per cui se denigro una cosa essa non mi appartiene). Di fatti questi timori, più spesso che una omosessualità repressa, nascondono insicurezza ed una certa difficoltà nel viversi liberamente le proprie emozioni. Ovviamente certe cose devono essere approfondite di persona. Alcuni ritengono che dire certe cose di fronte a qualcuno, come uno Psicologo Psicoterapeuta, possa equivalere ad "ammettere" di essere omosessuale o di avere una debolezza di cui ci vergognamo. Di fatti il problema, se c'è un problema, non consiste nel timore di essere gay quanto nel timore di confrontarsi liberamente. Concludendo, la invito a riflettere fortemente se il suo sentire la necessità chiedere aiuto ad uno Psicologo, ma non di persona, sia legata realmente al fatto che "non mi va di spendere soldi" oppure a qualche forma di "resistenza" personale ad affrontare certi argomenti.
(Risponde il Dott. Giusti Massimo)
Pubblicato in data 05/04/2012