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Relazione omosessuale (13884)

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Paola 38

Salve,mi chiamo Paola, ho 38 anni e attualmente sto vivendo una relazione con una donna sposata e con figli. Con questa donna, lentamente, è nata una profonda sintonia. Ho l'impressione di conoscerla da sempre, e c'è un feeling tra di noi, che va oltre quello fisico, fatto di empatia, comprensione, senso dell'umorismo e altro ancora. Non è solo una questione di attrazione fisica, provo per lei un interesse che si estende a tutta la sua persona. Io mi sono scoperta lesbica solo da un apio d'anni. Prima non ho mai avuto storie, nemmeno con uomini. Dopo una brevissima relazione con un'altra donna, terminata in modo non paicevole, ci siamo incontrate. Posso dire che rappresenta la mia prima vera storia. Col crescere dei miei sentimenti nei suoi confronti. Tuttavia, mi rendo conto che aumenta la mia sofferenza nel condividerla con un uomo, e nel sapere che con tutta probabailità questa relazione non ha futuro. Io sono innamorata di questa donna. Con lei vivo dei momenti bellissimi. Ma c'è una continua altalena emotiva, tra momenti belli e momenti di sofferenza. E questo mina un equilibrio. La razionalità mi dice che dovrei interrompere questa storia prima di soffrire troppo, il cuore mi dice che non riesco a farlo. Lei si definisce bisessuale. Poi a volte dice che è una "finta eterosessuale", che ha paura di scoprire che la verità è un 'altra. Sostiene nello stesso tempo di essere attratta dagli uomini. Con suo marito ha una vita sessuale regolare, anche se la nostra storia ha avuto qualche effetto sul desiderio che lei prova per lui. Mi dice spesso che la passione fisica e il desiderio di fare l'amore che prova con me non l'ha mai provato per nessuno, nemmeno col marito all'inizio. A me tutte queste indicazioni contrastantii mi confondono, e non dimentichiamo una presenza importante come quella dei figli. Insomma, sono innamorata, ma ho paura che questo amore possa causarmi una forte sofferenza, che fare? Grazie tante alla redazione.

Gentilissima Paola, quando nasce un amore è sempre un avvenimento meraviglioso, tanto che spesso non ci accorgiamo nemmeno delle difficoltà che ci si prospettano. Col passare del tempo, pur continuando a mantenere vivo il sentimento, iniziamo ad avere sempre maggior consapevolezza dei “particolari” che prima magari avevamo trascurato o avevamo giudicato insignificanti, e che adesso appaiono come difficoltà enormi. Molte storie si reggono su grandi difficoltà e sofferenze, aver paura di soffrire per amore è un po’ come aver paura di vivere. Forse potrebbe essere interessante per te cercare di comprendere se puoi diminuire il tuo malessere, che è legato a tanti fattori, non solo alla situazione familiare della tua amata. Mi sembra di capire che si tratta anche di un atteggiamento non troppo chiaro nei tuoi confronti, un po’ di gelosia, di paura di perderla, paura di soffrire, e chissà quanto altro ancora. Forse converebbe approfondire il tutto, con l'aiuto di un esperto, così che ti permetta di esplorare un po’ meglio il tuo mondo emozionale, cercando di rafforzare e potenziare le tue risorse personali e aumentare la consapevolezza di se stessa e di quello che desidera. Con l’augurio di riuscire a trovare modi per gestire la sofferenza senza rinunciare all’amore.
Cordiali saluti.

 

(Risponde la Dott.ssa Bongiorno Laura)

Pubblicato in data 02/10/09
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