Relazione sessuale (078656)
Aliena, 30 anni
Da circa tre anni ho una
relazione sessuale con un uomo di 53 anni sposato. So benissimo di fare male.
Anzi. più lo so e più vengo attratta da lui. E' un pompiere, io
una volontaria del soccorso di ente importante lavoro come istruttrice cinofila
e spesso lavoro anche come autrice di fantascienza presso case editrici e periodici.
Ora, quest'uomo è divenuto, mai è successo prima con gli altri,
una presenza costante nel mio mondo recondito, laddove prendono forma i miei
racconti. Non ne posso più, davvero. Perchè mi ossessiona questa
presenza? Non ne sono innamorata. E sessualmente vengo attratta dalla sua età
e dal suo essere un uomo un po' ruvido. Non è 'dominante' ma sono io
a cercare in lu questa caratteristica? con quest'uomo 'regredisco'. Mi lascio
guidare. Ma perchè è diventato tanto importante? Tra l'altro riesco
a vivere altre storie, più 'normali'. Cerco però questo mondo
senitmentale parallelo. Un mondo che nessuno conosce, ovvio. E che custodisco
celato nei nostri appuntamenti e nulla trapela all'esterno. so che devo lasciar
perdere.
Ma non ci riesco. Perchè? Mi sento strana, anomala... A disagio. Grazie
infinite.
E' davvero sicura di voler abbandonare questa relazione? Malgrado lei la descriva come qualcosa di anomalo ed alieno, sembra essere dalle sue descrizioni il luogo dove si sente veramente sè stessa. E' importante farsi guidare nelle relazioni ed essere sè stessi, dovrebbe rilfettere se la sua è una ossessione legata al giudizio degli altri, o al fatto che questa persona è sposata e non potreste avere un futuro insieme. Siamo noi a dare importanza alle persone e alle situazioni e il fatto di vivere storie più 'normali' che cosa significa per lei? Esistono delle scale di normalità nelle relazioni sentimentali? La invito a rifletterci sù, buona fortuna!.
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