Scarso desiderio sessuale (131935)
Alice 32
Gentile Dottore,da sempre vivo la sessualità in modo problematico. Una madre molto presente e rigida negli anni dell'adolescenza e, certamente, ila carattere che mi contraddistingue sono gli elementi che identifico alla base di tale disagio. Un accenno a me stessa e al mio contesto: 32 anni, una laurea in lingue, vivo all'estero da molti anni, per mia scelta, legata a interessi scientifici che non hanno mai guidato ad uno sbocco professionale soddisfacente. Soffro di grandi sbalzi di umore, che cerco ora di imputare ad una prolungata assunzione di ormoni per via della pillola contraccettiva (elementari meccanismi di autodifesa!), sono estremamente incostante, negativa, mi fido difficilmente degli altri, ho sempre avuto amicizie morbose finite in dramma e rapporti di coppia sbagliati (partner disinteressato e mio conseguente accanimento/strazio, partner appartenente a un contesto estraneo onde dare sfogo a una mia forma di ribellione contro il perbenismo a cui sono stata avviata), fino ad arrivare, tre anni fa, all'incontro con una persona equilibrata, positiva, onesta, integra. Un anno di psicoterapia (che ho dovuto interrompere per via dei costi esosi) mi ha guidata e fornito alcune chiavi di lettura, ma il problema persiste. Vivo in un continuo stato di insoddisfazione, pur in una coppia in cui gli elementi che potrebbero garantire serenità sono presenti (partner fedele, civile, stabilità economica, casa di proprietà). Pur trovando il mio compagno fisicamente attraente e pur stimandolo come uomo e professionista di successo, il mio desiderio è praticamente assente. Rispondo se stimolata, non mi tiro indietro, ma non prendo mai l'iniziativa, con conseguente delusione e irritazione del mio partner, il quale, essendo straniero ed estremamente aperto di vedute, non condivide le mie autoanalisi con riferimenti all'infanzia, alla rigidità di vedute, al microcosmo borghese in cui sono cresciuta e contro il quale ho combattuto fino a diventare l'essere emancipato che oggi -in parte- sono. Questa apatia, questa atarassia, guastano l'armonia che in altri aspetti della coppia rintraccio. Pur essendo la prima a cogliere riferimenti sessuali in contesti camerateschi (doppi sensi e battute tra colleghi di lavoro), interiormente sono lontana da passione e desiderio. Sarei felice di poter leggere i suoi pensieri, pur rendendomi conto di quanto sia difficile valutare un caso da poche righe. La ringrazio in anticipo e saluto molto cordialmente. Alice.
Cara Alice, dal racconto si evincono alcune considerazioni: la prima di carattere nevrotico, la seconda sessuale mancanza di desiderio. Prendo atto che c'è stata un'esperienza psicoterapica interrotta per prezzi esosi, difficoltà che esistono, ma esistono anche bravissimi professionisti, che umanamente percepiscono le difficoltà economiche e richiedono la parcella in funzione delle disponibilità del paziente e non del proprio interesse, questo sarebbe il vero modo di lavorare per chi si interessa delle problematiche psicologiche. La mancanza di desiderio è conseguente alle frustrazioni e all'educazione ricevuta nel periodo adolescenziale. Consiglio di consultare uno psicoterapeuta sessuologo che sia in coppia sia individuale può aiutare la coppia e la persona a superare le difficoltà esposte. Auguri.
(risponde il Dott. Sergio Puggelli )
Pubblicato
in data 24/03/09
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