schiavo del sesso (48382)
Michele, 36anni (13.2.2002)
Sono
sposato un figlio e un bel lavoro, ma non riesco a fare altro che
penzare al sesso in modo ossessivo, quel poco tempo libero che ho lo
spreco a masturbarmi e a fare cose strane, compro spesso materiale
pornografico preferendo edicole gestite da donne, da quando ho l'
accesso a internet da casa, pur volendo utilizzarlo in modo utile
(avrei tanti interessi)non riesco a fare altro che andare sui siti
erotici e scaricare immaggini. Nei rapporti con mia moglie o arivo
esausto o talmente eccitato che raggiungo immediatamente
l'eiaculazione. Sono stato anche da un psicologo ma dopo anni di
psicoterapia alla fine mi ha consigliato di andare in un buon centro
di sessuologia, ma nella mia citta' non cè. Non sò se
con queste parole riesco a far capire quanto vivo male, vorrei
godermi a pieno la mia famiglia, mio figlio. Premetto sono anche
fortunato, ho una moglie aperta e comprensiva e senza particolri
tabù, gli ho anche raccontato qualcosa ma non è servito
a niente,sono stato anche dalle prostitute , ma ogni volta che prendo
coraggio a fare qualcosa , come comperare materiale pornografico o
andare a prostitute, invece che colmare iml mio desiderio e quindi
calmarmi, prendo coragio e diventa un abitudine. Non sò cosa
fare, datemi un consiglio .
Saluti e grazie.
Caro Michele (36 anni),la tua forma di dipendenza da una sessualità incontrollabile ha tutte le caratteristiche del disturbo ossessivo/compulsivo, da curarsi con le metodiche specialistiche della farmacoterapia e della psicoterapia associate insieme . Esistono dei Centri specializzati nel trattamento residenziale di questo disturbo (es. A Fiesole, presso Firenze). Perché ti suggerisco un rimedio così radicale? Perché se é vero che hai fatto anni di psicoterapia ( e io non posso dubitare della serietà e professionalità di chi ti ha avuto in trattamento) , làsciami avere qualche dubbio sull' opportunità di rivolgerti a un Centro di sessuologia. Non é la sessualità che va curata ma la componente ossessiva . Se la cosa arriva ai limiti invalidanti che descrivi... beh nessun sacrificio é troppo grave per ritrovare un equilibrio e una serenità così dolorosamente perdute.