Sesso in gravidanza (104285)
Elly 31
Salve, mi rivolgo a voi per un problema nato tra me e mio marito più o meno dopo aver saputo che aspettavo un bambino. La nostra vita intima è cambiata e devo dire che è cambiata in peggio! Le volte in cui facciamo l'amore si contano ormai e non mi tocca più come prima, sono mesi che non tocca nemmeno il mio seno, i nostri baci sono a fior di labbra, il rapporto si è ridotto alla sola penetrazione che dura pochi minuti. A volte si sveglia e mi sveglia in piena notte e mi mette la mano sul suo sesso facendomi capire cosa vuole ma non pensa che io non sono una macchinetta sempre pronta! Ormai mi sembra di essere solo un involucro portabebè non una donna...non mi sento più desiderata. Tra pochi giorni dovrebbe nascere il nostro bambino e non so proprio cosa mi aspetterà, forse la castità a vita! Ho provato a parlarne con lui ma sembra non essersi accorto del problema...è normale questo suo comportamento? Posso sperare che dopo il parto mi riveda come la sua donna e non solo come una mamma? spero di cuore in una risposta, grazie.
Gentile Elly, la gravidanza è senz’altro una condizione particolare, che rende alcune donne molto più sensuali agli occhi dei loro uomini, ed altre assolutamente intoccabili. Tutto dipende da come l’uomo in questione vive la femminilità. È possibile che suo marito non provi desiderio sessuale nei suoi confronti perché in questo momento la sta vedendo come una madre, e questo generi in lui dei sensi di colpa rispetto alla sessualità, così come è possibile che abbia delle fantasie riguardo alla gravidanza che gli impediscono di vederla come una donna con cui fare l’amore. Credo che la cosa migliore che lei possa fare in questa situazione sia parlare sinceramente con suo marito; anche se lui non vede il problema, è possibile che riesca a vederlo attraverso i suoi occhi, se riuscite ad avere una comunicazione efficace. Provi a cercare di capire se è consapevole del motivo di questa caduta del desiderio dei suoi confronti, e se lui non lo sa, potreste cercarlo insieme. A volte queste situazioni si risolvono dopo la nascita del bambino, spontaneamente. Ma se così non dovesse essere, potete rivolgervi ad un terapeuta di coppia, che vi accompagnerà nell’accettare la vostra nuova identità senza per questo dover essere condannati alla “castità a vita”. Molti auguri
(risponde La dott.ssa Serena Leone)
Pubblicato in data 26/06/07
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