Sessualità (124136)
Tiziana 30
Buongiorno, sono una ragazza di 30 anni che all' eta' di 24 ha vissuto l' esperienza dell' aborto; ero rimasta incinta di un ragazzo che al momento della scoperta della mia gravidanza mi ha abbandonato. Io nel panico feci la scelta sbagliata. In seguito anche a questo la storia termino'; lo stesso si rifece vivo dopo 3 anni. La storia riprese nella stessa modalita' del passato (io ero l' amante perche' lui era fidanzato). Il ricordo dell' aborto continuava a tornare nella mia mente e decisi di non vederlo piu'. In seguto ho avuto qualche storia ma di poco conto e ancora oggi tendo a pensare a quell' uomo. Ho ricevuto un' educazione molto rigida, ho studiato 13 anni in scuole religiose e le elementari e le medie le feci presso un istituto solo femminile. Alle superiori la classe era mista per modo di dire (2 maschi); quindi le mie esperienze con i ragazzi nell' adolescenza furono poco o niente. Da quando ho iniziato a lavorare (a 21 anni) ho conosciuto tante persone gay, bisessuali e lesbiche e a tutt' oggi ho tantissimi amici maschi gay, mi capita anche di frequentare i loro locali. E' come se mi stessi rinchiudendo in un circolo chiuso. Ma io mi sento attratta dai ragazzi e dalla sessualita' maschile ma a volte ho fantasie anche con le donne. La mia domanda e' questa: e' necessario che intraprenda una terapia per migliorare il mio rapporto con gli uomini, visto che faccio fatica a iniziare storie con loro? Sono normale? Nella mia famiglia inoltre ho uno zio materno che e' distimico dall' adolescenza, e' possibile che io abbia qualche forma di bipolarita'? Grazie mille per l'aiuto.
Cara Tiziana, quanta confusione! L'avere fantasie omosessuali è del tutto normale e non significa niente se senti che ti piacciono solo le persone di sesso opposto al tuo. Per quanto riguarda il tuo approccio con i ragazzi potresti migliorarlo attraverso un training assertivo ossia un addestramento vero e proprio a comportamenti di tipo sociale, in questo caso rivolti a maschi e con finalità di incontrare una persona sentimentalmente importante. Questo puoi farlo con psicologi di orientamento cognitivo-comportamentale ed ha una durata di circa 2-3 mesi. Per quanto riguarda la possibilità che tu abbia una patologia dell'umore, è da verificarsi certo, ma la presenza di uno zio distimico non è certo una condanna, solo un fattore di rischio in più rispetto agli altri. Fai questo percorso, prendi un po' di fiducia in te e vedrai che ti sentirai più a tuo agio anche con gli altri, maschi o femmine che siano.
(risponde la Dott.ssa Sara Ginanneschi)
Pubblicato in data 21/08/08
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