sessualità (144700)
Alessandro 33
Sono fidanzato con una donna di 30 anni da settembre 2009. L'ho conosciuta alla festa di compleanno del suo fidanzato dove ci siamo subito intesi e scambiati la mail. Dopo poco ha lasciato l'uomo (a detta di lei era già finita da un pezzo poichè lei aveva anche un amante) e l'amante. Lei è molto sincera con me e mi racconta forse a volte in maniera troppo diretta (e senza che io lo chieda) il suo passato. Tra tutte le relazioni di fidanzamento che ha avuto c'era sempre anche un amante di mezzo, per cui ovvio sorge il mio dubbio se non sia una cosa patologica da parte sua. Mi ha raccontato che in passato ha avuto come partner di una notte diversi sconosciuti. Da poco mi ha riferito di aver partecipato, poco prima di conoscermi, col suo ex-amante a un incontro a tre con un amico di lui. Questa cosa piu del resto mi ha turbato parecchio e pur essendo innamorato di lei non so se riuscirò a cancellare questa immagine che ho nella mente di lei con due uomini. Devo precisare che lei mi ha riferito che in quella occasione della "gang bang" era stata provocata dall'amante il quale voleva vedere fino a che punto lei potesse arrivare con l'amico. (lei riferisce che reagisce alle provocazioni cercando di ferire l'altra persona attraverso il suo corpo). Alla fine del rapporto a tre l'amante l'ha schiaffeggiata e si sono separati per sempre (anche se ogni tanto vedo che lui la chiama per sentire come sta). Devo precisare, inoltre, che lei è da due anni circa in psicoterapia per dei problemi d'infanzia insuperati (adottata a 4 anni da una nuova famiglia perchè il padre della famiglia di origine le usava violenza sessuale, ora sogna frequentemente le immagine di quelle violenze subite, e spesso parla di peni... Io sono invece una persona molto serena, provengo da una famiglia amorevole e sempre presente, con valori forti e sani. Tutta questa situazione in cui mi trovo, però comincia a turbarmi. Lei dice che con me ha ritrovato la serenità e l'equilibrio che le mancava e che mai e poi mai rifarà quello che ha fatto in passato. Abbandonarsi al sentimento (reciproco)o che?
Caro Alessandro, vivere una relazione significa per forza entrare nel mondo dell'altro e abitare nei luoghi della memoria di ciascuno, quindi creare l' "incontro possibile"attraverso l'esperienza reciproca. Nel tuo rapporto è mancata l'intercapedine del passaggio che consente una latenza senza vero impegno e una valutazione emotiva ed effettiva forse più che del partner delle proprie possibilità di essere felice con lui o con lei. Le aspettative sono spesso diverse e i contenuti grezzi dell'attrazione si trasfornano attraverso la mentalizzazione dell'altro che assume con il tempo e solo con il tempo un significato e da le basi di una stabilità. Anche la tua ragazza ha probabilmente una parte di famiglia tranquillizzante e contenitiva come la tua ( quella adottiva), ma anche altro da dovere elaborare con i tempi della sua mente e del suo dolore. Sta a te a questo punto se vuoi accoglierla con tutta la sua problematicità in attesa che riesca ad andar oltre il proprio passato e saperla accudire nel suo eventuale cambiamento. D'altro canto la riparazione di eventi così complessi non avviene in un giorno. E ci vuole un grande amore per riuscire a tollerare nel frattempo le frammentazioni di un Io dolente e forse confusivo. Pensaci.
(Risponde la Dott.ssa. Lucia Daniela Bosa)
Pubblicato
in data 27/09/2010
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