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Sessualità (144761)

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Franci 21

Salve,sono una ragazza di 21 anni che ha vissuto in un ambiente familiare difficile fatto di sofferenza e di continua paura; sono diventata in questo modo una persona fragile e facilmente inflenzabile. Infatti, anche in campo lavorativo non sono mai riuscita a portare a termine nulla per la sola risposta negativa di uno dei miei genitori di portare avanti il mio progetto; è questo è sconvolgente, non riuscire ad essere sè stessi e a non essere in grado di proseguire in un proprio sogno. La cosa più sconvolgente è stata quando mi sono trasferita in città per studiare all'università e sono arrivata in una casa dove abitavano un ragazzo omosex e una ragazza che diceva di essere bisex, il fatto è stato che con lo stress fatti da uno studio che non mi piaceva, dalla precaria situazione in casa, e dal mio ragazzo che mi cercava solo per fare sesso e dai continui impulsi dei miei coinquilini che parlavano di un mondo dove tutti erano gay, sono arrivata un giorno a pensare che anch'io sono lesbica. Quindi, nei periodi di forti stress o quando incontro una ragazza o una donna che sa il fatto suo e che è autonoma e quindi provo ammirazione per lei perchè io non riesco ad essere così, mi ritorna questo pensiero in mente che sono lesbica e mi sembra che mi piacciono tutte le donne, e più ci penso e più mi sembra vero. Invece, sono sempre stata attratta da uomini e ho sempre avuto rapporti e storie con uomini e non ho mai avuto neanche in precedenza lo stimolo ad avere rapporti o storie con donne. Ho sempre visto la mia vita con a fianco un uomo con una casa e un matrimonio, invece quando mi succede questo, tutte le mie certezze cambiano, e quindi non capisco se una persona che ha questi problemi è lesbica o se li può avere anche una persona etero molto fragile e facilmente inflenzabile. Aiutatemi. Ringrazio in anticipo.

 Cara Franci, quello che si percepisce subito è la grande confusione. Sei molto confusa e disorientata. Così tanto confusa, da non riuscire a formulare chiaramente neanche la domanda. Bhe, questo ci dice immediatamente che la prima cosa da fare, è proprio mettere ordine! Cominciamo dal fatto che hai solo 21 anni. Da quanto scrivi infatti, sembra che tu ne abbia molti di più, forse perché si percepisce il peso di quanto vivi e quanto ti è successo. Probabilmente, il tuo mondo interno è popolato di pesantezze ineludibili, di esperienze dure e irrisolte. La realtà però, è che tu hai solo 21 anni e sei ancora in una fase di fine adolescenza-inizio età adulta, per cui ancora nel pieno della sperimentazione di te stessa, della tua identità e della relazionalità. Da quanto dici non è facile capire qual è il problema, perché mancano informazioni importanti, tu poni molti elementi senza approfondirli, per cui è difficile entrare nel merito. Parli di esperienze familiari difficili, costellate da paura costante. Senza dubbio è impossibile crescere con una certa fiducia in sé, in presenza di una costante paura e svalutazione. Questo rende comprensibile il tuo attaccamento, l’idealizzazione di donne che vedi come forti e determinate. La sfumatura sessuale che ne segue, potrebbe essere dovuta ad una sorta di confusione di linguaggi. Ovvero, capita spesso che si confonda la sessualità con l’intimità emotiva, con la relazionalità, verso sé e verso gli altri, di conseguenza si erotizza anche ciò che non appartiene ad un ambito sessualizzato. Per altro, tu dici di avere questi forti dubbi soprattutto nei momenti di stress o quando incontri una donna che tu, probabilmente vivi come una sorta di guida carismatica, forse un genitore trainante e protettivo. Quel genitore che non hai avuto e di cui tanto hai avuto bisogno. Questo ci fa pensare proprio che tu legga con il linguaggio sessuale qualcosa che appartiene ad un altro ambito, ad un bisogno profondo, un bisogno di avere una guida, una certezza, di avere qualcuno che ti ama e ti fa sentire che vai bene così! La mia, è solo una visione approssimativa. Penso che ci sia da sfrondare, andare a vedere nei dettagli della tua vita cosa è successo e cosa ti è mancato. Penso che tu debba mettere via il giudizio e la paura di ciò che potrebbe essere ciò che ti sta succedendo e andare a vedere con calma, quanto è stato e cosa si possa fare in merito. In questo momento ha poco importanza la tua scelta sessuale, prima di tutto conta la tua serenità ed il tuo benessere, il resto viene dopo. Si tratta di affrontare te stessa, le tue angosce ed il tuo passato. Di guardarlo, per comprenderlo, superarlo ed andare oltre. Qui dentro c’è anche la tua scelta sessuale, ma prima ancora c’è la consapevolezza di chi tu sia e dove tu voglia andare in senso più globale. Comprendo che un lavoro così possa spaventare, ma non è poi così complicato, fa parte della vita e della crescita. In bocca al lupo!

(Risponde la Dott.ssa Sabrina Costantini)

Pubblicato in data 26/07/2010
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