Sessualità (145090)
Salve, le scrivo in preda alla completa disperazione,ho un problema e non so proprio con chi parlarne, ovvero non ho il coraggio di parlarne con nessuno. Premetto che non ho problemi in famiglia, vivo in condizioni agiate e sono laureata in economia (lo studio e' la forza che mi spinge ad andare avanti). Ho un ossessione che ormai da anni mi affligge.Riguardo la mia sessualita', ho paura di essere omosessuale e questa cosa mi spaventa, mi sta logorando perchè non potrei accettarla, ovvero ora non posso accettarla.Le spiego il perchè: Il problema è che da 3 anni sono fidanzata (con un ragazzo) e lui più o meno non sa niente di tutto ciò e questo peggiora il nostro rapporto perchè non mi sento completamente sincera con lui. Ho provato a parlargliene vagamente ma lui mi ha tranquillizzata dicendo che era un periodo e che sarebbe passato. Io non credo sia così perchè ormai sono anni che vivo con questa fobia che mi porta ad avere ansia. Sogno di baciare ragazze (mi piacciono e mi spaventano questi sogni), quando passeggio per strada incrociare sguardi di donne mi mette in completo imbarazzo, cosa che avviene solo a volte con i ragazzi. Il fatto è che io credo di amare il mio ragazzo, non posso vivere senza di lui, ci sto bene (in tutti i sensi,anche sessualmente,scusi la franchezza,mi eccita fare l'amore con lui), è la mia gioia,ma è come se del mondo maschile mi piacesse solo lui e le donne.Sono stufa di vivere con quest'ossessione che gira e rigira nella testa, ho paura di impazzire, Inoltre da adolescente sono stata innamorata di una mia amica (senza essere corrisposta,lei non l'ha mai saputo così come nessuno) che e' stata per lungo tempo il centro della mia esistenza. Volevo dirle (magari puo essere un info in più) che ho un rapporto molto freddo con mia madre, mai una carezza, un abbraccio, un bacio ho pensato che potesse essere questa la radice di questo mio malessere ma nn so! So solo che voglio riavere una vita serena, una famiglia appena posso,dei figli...cosa devo fare? La prego mi aiuti.
La domanda che le farò le sembrerà forse assurda: se lei accertasse di avere un debole per le donne, diciamo così, questo le farebbe decidere di non sposare il suo fidanzato, di cui è innamorata? Rifletta su questa domanda, e poi si chieda anche se sarebbe diverso per lei se si trovasse ad evitare lo sguardo dei ragazzi per strada, nel timore di scoprire un'attrazione per qualcuno. Questa risposta è necessariamente banale, mentre la domanda che si pone non lo è affatto. Non tanto nella forma in cui se la pone, che appare più che altro come una perdita di tempo, quanto nel quesito più profondo che essa implica, la sfida che ogni matrimonio comporta.Molto probabilmente questi timori si scioglieranno come neve al sole nel momento in cui lei eviterà di cercare risposte a quella domanda, che di fatto è una domanda impossibile, ovvero senza possibilità di risposta. Quando cesserà di cercare risposte a quella domanda, ed accetterà il rischio del suo matrimonio, allora saranno altri i problemi che vi troverete ad affrontare e felicemente a condividere.
(Risponde la Dott.ssa Lucia Banchelli)
Pubblicato
in data 17/09/2010
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