sessualità (46425)
Caterina, 38anni (13.12.2001)
Sono sposata da sette anni, dopo un fidanzamento durato undici anni. In tutto questo tempo mio marito non ha mai provato una vera attrazione per il mio corpo,considerato un semplice ornamento di quello che per lui è il vero oggetto sessuale: i piedi. Per lui la sessualità inizia e finisce lì; quando, molto raramente e per dovere, si ricorda che su quei piedi c'è una persona e facciamo l'amore in maniera "normale",la cosa si risolve in uno squallido rituale.Lascio immaginare il mio perenne senso di insoddisfazione e la frustazione che pervade la mia femminilità, ma non è per me che scrivo.Vorrei sapere cosa veramente potrebbe aiutare mio marito che, secondo me, conseguentemente ai suoi problemi di natura sessuale,nonostante le sue qualità intellettive,non è riusciuto ad esprimersi nè nel contesto familiare(il nostro matrimonio è agli sgoccioli), nè in un contesto lavorativo (praticamente non ha un vero lavoro). Lui ha la mia età e posso assicurare che sostanzialmente sta buttando via la sua vita.
E' difficile dare interpretazioni sui comportamenti di una persona, quando questi sono riferiti da un altra. Non so dunque dirle se possa esistere una connessione fra la perversione di suo marito e le sue difficoltà lavorative e familiari: l'unico suggerimento che mi sento di darle è quello di ripartire da sè stessa, cercando di capire come si sente dopo anni di sessualità frustrata e se questo matrimonio ha ancora un significativo affettivo per lei. Qualche colloquio con un psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare un bilancio e se riterrà che c'è ancora lo spazio per un recupero della vostra coppia , potrebbe prendere in esame l'idea di una terapia familiare.