sessualità (49160)
Anna 28anni (28.2.2002)
Sono
sposata da quasi 2 anni con un ragazzo della mia età, dopo un
lungo fidanzamento in cui in cui non abbiamo avuto nessun problema
legato alla sfera sessuale; abbiamo sempre vissuto il sesso in modo
molto gioioso e pieno di tenera complicità, e anche dal punto
di vista affettivo c'è e c'è sempre stata una grande
intesa. Durante il viaggio di nozze ho cominciato ad avere dei
problemi ginecologici, che si sono protratti purtroppo per tutto il
primo anno di matrimonio; in questo periodo io praticamente non
potevo avere rapporti, per cui la nostra vita sessuale era quasi
inesistente; lui comunque è stato molto comprensivo e dolce,
anche se a me pesava molto questa situazione, sia per me che per lui.
Pensavo che, passati quei problemi, la nostra vita sessuale sarebbe
rifiorita, ma lui adesso è sempre stanco, o ha sonno, o
preferisce guardare un film, per cui passano anche 2 o 3 settimane
prima che mi sfiori.a me fa soffrire questa situazione, come anche
vedere che lui aspetta sempre che sia io a prendere l'iniziativa.
questo mi fa pensare che non mi desidera più, e questo
pensiero è distruttivo perché, in un circolo vizioso,
spegne anche il mio desiderio, lo mortifica, e mi porta a leggere i
suoi rari tentativi di avvicinamento come un atto "dovuto" nei miei
confronti, in quanto conseguenti alle mie "lamentele", alle quali
risponde minimizzando e sostenendo che il problema non esiste. La sua
unica ammissione, mai più ripetuta, è che sente una
sorta di pigrizia, come se gli mancasse lo stimolo.dunque il
desiderio. (Ma poi nel sonno, a volte, pratica l'autoerotismo.)
Un anno fa (quando stavo finalmente uscendo dai miei problemi
ginecologici) ho scoperto per caso, archiviate metodicamente nella
memoria del computer, migliaia di foto scaricate nel corso di anni da
siti porno. Mi è caduto il mondo addosso, pensavo che mi
tradisse così perché io non potevo dargli ciò
che voleva, mi sembrava di non sapere più chi era l'uomo che
avevo sposato e in cui avevo sempre creduto e con cui credevo ci
fosse una comunione d'anima totale e indissolubile. abbiamo
affrontato a lungo l'argomento, è stata la cosa più
penosa e dolorosa che abbiamo mai fatto, in breve lui ha affermato
che quella rispecchiava una parte "deviata" di se stesso e che solo
in quel momento capiva quanto potesse essere distruttiva per il
nostro rapporto, che per lui vale più di qualsiasi cosa al
mondo; così ha cancellato tutto quanto aveva archiviato,
giurandomi che era quello che voleva anche lui, e a poco a poco la
crisi è passata. Ho scritto quest'episodio perché
magari può essere utile a far luce in qualche modo sulla
situazione attuale, anche se per me è un capitolo chiuso
benché ancora bruciante.Spero davvero che mi possiate essere
d'aiuto in qualche modo, e vi ringrazio fin d'ora.
Cara
Anna, il disagio, che stai affrontando, è sicuramente tanto,
ma non è da considerare assolutamente irrisolvibile;
l'importante è non drammatizzare più di tanto la cosa.
Quando tu hai dovuto risolvere quei problemi ginecologici, è
presumibile che tuo marito abbia dovuto gestire la mancanza di una
normale sessualità e che abbia ottemperato alla sensazione di
vuoto, ricorrendo a situazioni alternative di soddisfazione
regressive verso stadi precedenti di tipo adolescenziale, fino a
quel punto messi da parte. Fin qui niente di strano e soprattutto
niente per cui valga la pena preoccuparsi veramente. Il punto
è semmai da focalizzare sulla difficoltà di entrambi di
recuperare una serenità sufficiente a ricominciare a vivere
con naturalezza la vostra sessualità, che fa capire che
occorre sgombrare il campo dai fantasmi legati a tutto ciò
che è successo, e chiarire a voi stessi che è
problematico tutto quel che noi viviamo, come tale.
Il blocco che sembra avere tuo marito potrebbe essere contestualmente
legato ad una serie di paure nei tuoi confronti( paura che tu stia di
nuovo male, paura di essere stato riconosciuto come deviato.., ecc.),
ma attenzione: potrebbe esserci anche un tuo blocco, che si sta
convertendo in un comportamento "oppositivo-provocatorio", quasi che
tu adesso volessi dimostrare che lui non è capace ed è
"inadempiente", come tu in fondo lo sei stata per un intero
lunghissimo anno.Riflettici, e poi cerca di archiviare e soprattutto
di non pensarci tanto; ricorda, infatti, che troppi pensieri uccidono
la sessualità, che per fortuna rimane splendidamente
pulsionale, quindi irrazionale.