Sessualità (70624)
Laura 21 anni, 1.03.2004
Gentile prof.,sono una
studentessa di 21 anni con un problema che mi affligge parecchio.
Da 4 anni sono fidanzata con un ragazzo di 22 anni. Il problema è il seguente:
nonostante i numerosi tentativi, non siamo ancora riusciti ad avere rapporti
sessuali.le premetto che entrambi siamo alla prima esperienza, quindi io sono
ancora vergine.
Il fatto è che nel momento in cui dovrebbe esserci una penetrazione non riusciamo
più ad andare avanti, io provo un forte dolore e lo prego di interrompere subito.
Il problema è sicuramente mio perché durante i preliminari non riesco ad avere
un'eccitazione. questa mia mancanza di desiderio credo sia legata al fatto che
quando avevo circa 11-12 anni, cominciai a frequentare una comunità ecclesiastica,
dove appresi che il sesso prima del matrimonio è condannato. pertanto ogni volta
che ne "avevo voglia" reprimevo quel pensiero, temendo una condanna anche da
parte di me stessa; addirittura feci un vero e proprio "voto di castità".
Reprimendo quel desiderio allo stato cosciente, mi ritornava durante i sogni,soprattutto
i primi tempi, ma, forse per la mia forza di volontà e di vergogna, riuscivo
a svegliarmi e a interrompere quello che mi stava succedendo.
dopo qualche anno, mi resi conto che la religione non faceva per me (sono una
persona fortemente influenzabile ed impressionabile), ed abbandonai la comunità.
Poi, conobbi il mio attuale ragazzo. nonostante non condannassi più il sesso
e la sessualità in genere, però, non riuscivo più a provare eccitazione (all'inizio
non avevamo rapporti sessuali completi, ma facevamo petting). eppure quando
ero piccola l'eccitazione era così forte da arrivare all'orgasmo!questa situazione
di "frigidità" dura ancora, e di certo non posso dire che la colpa sia del mio
ragazzo.
Lui sa tutto, è preoccupato ma credo non lo dia a vedere per non spaventarmi.
ancora oggi, inoltre, mi capita di svegliarmi durante la notte, mentre sono
in uno stato di forte eccitazione che però,nel momento stesso in cui me ne rendo
conto e in un certo senso me ne rallegro, scompare. quando facciamo petting
provo un'eccitazione davvero debole, che è nulla in confronto a quella che riuscivo
ad avere anni fa! spero che lei mi possa dare un consiglio su come risolvere
questo problema ed, eventualmente, su una terapia che possa aiutarmi. la ringrazio.
Per quanto riguarda le tue osservazioni mi sembrano abbastanza plausibili, dati più certi si potrebbero acquisire soltanto con un lavoro mirato.
Partendo dal presupposto che il sintomo non è l'espressione di problematiche più profonde puoi fare un tentativo per cercare di superare l'attuale situazione.
La prima cosa da fare è quella di rendere partecipe in maniera molto chiara il tuo ragazzo delle emozioni negative che la sessualità ti suscita.
Fatto questo dovreste per ora abbandonare l'idea della penetrazione e concentrarvi esclusivamente verso pratiche finalizzate al piacere corporeo senza fini sessuali.
Questo potete farlo accarezzandovi e sfiorandovi a vicenda con le mani e con le labbra senza stimolare le zone erogene (seno, glutei e genitali), soltanto quando ti sentirai tranquillita e rilassata potrete passare alla ricerca del piacere sessuale con la stimolazione delle zone prima estromesse.
Il fatto di escludere da queste pratiche la penetrazione ti dovrebbe permettere di raggiungere l'intimità giusta con il tuo partner per arrivare a considerare il coito un passaggio naturale per sentirsi maggiormente vicini. I risultati li potrai vedere dopo qualche mese ma se la situazione resta immutata l'alternativa è la terapia. Auguri