Pubblicità

Sessualità (7610)

0
condivisioni

on . Postato in Sessualità | Letto 365 volte

1 1 1 1 1 Votazione 0.00 (0 Voti)

Michela,30 anni

Da 14 mesi ho una relazione con un uomo di 40 anni sieropositivo.
Non è stato semplice il rapporto e l'accettazione con la malattia.
E' un uomo affascinante presente interessante bello ed io nonostante tutto tengo molto a lui. Nel mese di maggio, dopo episodi poco chiari e le mie insistenze e i miei interrogatori (sono un avvocato) lui mi confessa che da più di dieci anni ha incontri mensili con transessuali ( per lo più a suo dire orali)coadiuvati dall'utilizzo di sost. stup. e questo è accaduto anche durante la nostra storia ed è così che ha contratto l'hiv è iniziato l'incubo . La scoperta delle menzogne, il dover fare i conti con la tremenda realtà l'insicurezza. Lui mi ha chiesto aiuto, l'ho trascinato da un comportamentista il più bravo e conseguentemente vi son dovuta andare anche io.I mesi successivi son stati deliranti con qualche sprazzo di gioia.
Sono stata molto male, sto ancora male. In queti mesi ho sentito parlare di perversione, di doc, di plagio , di pericolo ma sono molto confusa.
Mi sento divisa in due una parte razionale che dice scappa ed una parte emotiva che lo ama molto.
Lui giura e spergiura di non essere più stato con un trans dalla confessione ma io devo fare i conti con la ormai pochissima fiducia e stima che nutro.
So che è difficile dare un consulto con così pochi dati ma non so come comportarmi e soprattutto ho paura.Lei cosa ne pensa io son molto giovane e il dottore mi dice che non posso avere la forza che è una cosa troppo complessa.
non so più a cosa credere. grazie

Cara michela,in effetti il quesito che pone è di estrema complessità e dare una risposta con così pochi elementi, come lei stessa ha sottolineato, è molto difficile. L’unica cosa che mi sento di dirle è che alla base delle relazioni, che siano di amicizia, di amore, filiali o altro, ci devono essere due ingredienti di base imprescindibili: il primo è la fiducia e il secondo è il rispetto dell’altro.In questa storia mi sembra manchi da parte del suo compagno il rispetto necessario a confessarle subito la sua situazione e da parte sua, credo manchi di rimando ora una sufficiente fiducia nel suo partner.Con questi presupposti, faccia lei i suoi conti, ma non credo ci siano le basi sufficienti per mantenere una relazione. In ogni caso, vista l’estrema difficoltà di questa situazione le consiglio di consultare uno psicoterapeuta cognitivo che potrà supportarla e aiutarla in questa situazione e, se dovesse ritenere che vi siano comunque le basi per mantenere la relazione, le consiglio di farvi supportare come coppia da un terapeuta di coppia che potrà aiutarvi a superare la complicata situazione.Spero di esserle stata utile

( risponde La dott.ssa Laura Duranti )

 

Pubblicita'
Vuoi conoscere i libri che parlano di sessuologia per saperne di più?
Cercali su Psiconline® Professional Store

 

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Cosa fare di fronte alla crisi?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

La sindrome di Alice nel Paese…

Disturbo neurologico  che colpisce la percezione visiva, associato a  emicrania, crisi epilettiche o sostanze stupefacenti. La sindrome di Alice nel ...

Gerontofilia

Con il termine  gerontofilia (dal greco geron  anziano e philia cioè amore affinità) si indica una perversione sessuale caratterizzata da un'esclusi...

Transfert

Il transfert è uno dei concetti maggiormente dibattuti in psicologia ed indica il Trasferimento sulla persona dell'analista delle rappresentazioni inconsce prop...

News Letters

0
condivisioni