sessualita' (47213)
Orsetto,20anni (12.1.2002)
Ho
un problema e non so a chi rivolgermi.La mia famiglia è in
normali condizioni economiche, mai nessun problema sotto questo punto
di vista, anche se non sopporto più di stare in famiglia, e
odio la maggior parte dei miei parenti. Sto per essere assunto da
un'azienda e fin'ora sono stato studente. Non sono fidanzato ma da 1
anno e mezzo ho una felice vita sessuale con una mia carissima
amica.
Dalla puberta' mi prendono degli "attacchi" di irrazionalita', e mi
penetro regolarmente con degli oggetti. Nell'ultimo periodo questa
situazione è andata peggiorando, è a tutti gli effetti
un modo per masturbarmi (mi masturbo anche senza fare ciò, non
lo faccio sempre). Sono sicuro di non essere omosessuale (non ho mai
avuto rapporti con uomini, ama solo ed unicamente con la mia migliore
amica) in quanto mi piace l'altro sesso e basta (anche se non ho
niente contro le persone omosessuali). Questa cosa me la tengo dentro
da sempre, non l'ho mai detto a nessuno, neanche alla mia migliore
amica, e per questo mi sento anche in colpa, in quanto tra di noi
c'è il massimo della sincerità e ci siamo sempre detti
tutto. Questa cosa non ha mai avuto ripercussioni sulla mia vita
sessuale, tranne nell'ultimo periodo: la mia amica è andata
fuori per studio, ed io o preso a masturbarmi in quel modo molto
più spesso. Al suo ritorno sono riuscito ad avere raporti
felici con lei, come sempre, ma in alcuni di essi avevo un senso
strano, di quasi-paura e di disagio. Lei mi piace sempre e mi attira
sempre come prima. Vorrei parlarne un giorno con lei, ma ora non me
la sento. Anche nei giorni in cui lo facevo con lei, mi masturbavo
inquel modo. Quando lo faccio, prima di farlo sono tutto preso, non
riesco ad essere razionale e a pensare che dopo mi fa male, dopo
averlo fatto (dal momento dell'orgasmo in poi) mi sento male, vorrei
non averlo mai fatto e mi riprometto, inutilmente, di non
rifarlo.
Normalmente mi masturbo in media 6 volte a settimana, e a volte uso
quei modi. Cerco sempre di pensare ad altro, di farmi passare la
voglia, ma la maggior parte delle volte non ci riesco.E' normale
quello che faccio? Sono normale? Non sono cattolico, sono ateo, e non
è contro la mia morale, ma dopo averlo fatto sto male con me
stesso, ho paura ad avere rapporti (parlare, ecc.) con altre persone,
fino a che non mi passa. Mi sono sforzato di smetterla, ma non ci
riesco da solo né trovo una spiegazione.
Mi sono rivolto ad un altro sito ma senza risposta.Vi prego aiutatemi
non so a chi rivolgermi.
Mio
caro il problema non è rappresentato dall'azione che compi ma
dal malessere che questa ti comporta e dal fatto che la situazione
sembra sfuggirti di mano.
La sessualità di ogni individuo è libera di esprimersi
nei modi più impensabili ed originali purché non in
contrasto con il benessere del soggetto o con la libertà
psicologica e fisica di altri che ne potrebbero essere danneggiati
(vedi pedofilia, sadismo, ecc.), si tende a non dare definizioni di
cosa è giusto e cosa è sbagliato se, come ripeto, sono
rispettate le liberta individuali.Il problema nasce quando, come nel
tuo caso, il soggetto diventa vittima delle proprie compulsioni e il
piacere che ne può trarre è inferiore al malessere che
gliene deriva. Anche la frequenza è un indicatore importante,
sceglierlo di farlo è diverso dal farlo perché
incalzati da un impulso sempre più frequente e pressante che
non lascia possibilità di scelta.
Mi sembra che nel tuo caso queste due condizioni fondamentali stanno
venendo meno, per questo motivo e in virtù del fatto che tra
poco potrai disporre di soldi tuoi ti consiglio di contattare uno
psicologo. Sei molto giovane e cercare di trovare una spiegazione a
quanto ti succede mi sembra il suggerimento più
adeguato.