Sessuologia (162365)
Danilo, 20
Gentile Dottore,
mi chiamo Danilo e ho dei problemi che riguardano la masturbazione e il sesso: vi spiego meglio, da quando ero piccolo sono stato abituato a masturbarmi sdraiato a pancia in giù e strusciando il pene contro una qualsiasi superficie, generalmente letto o pavimento, per riuscire ad eiaculare. Ho scoperto più in là che altre tecniche come il classico movimento di mano non mi portano allo stesso risultato e nessun metodo riesce a farmi godere tranne quello accennato prima. Ora capirete bene che con una ragazza tutto ciò è ancora più grave e mette realmente a disagio.
Inoltre, tanto per complicare le cose, sono anche feticista del piede femminile, anche se ho scoperto da poco tempo che, quando mi trovo con una ragazza, mi eccita anche la normale visione femminile comune agli uomini, ma per breve tempo; tuttavia quando si arriva al dunque, io non riesco a mantenere un'erezione netta, vuoi per la non proprio bellezza della controparte, vuoi per l'ansia e vuoi forse per i miei interessi che potrebbero non farmi apprezzare la normale pratica sessuale.
Dato che la mia ex mi spinge a fare l'amore con lei e dato che io essendo vergine ed amandola lo vorrei con tutto il cuore, non c'è niente che possa o possiate fare per aiutarmi a risolvere questo problema o sono forse condannato? Il problema sia della postura della masturbazione e quindi di un adeguato raggiungimento all'orgasmo del pene e del feticismo, che io sto cominciando ad odiare.
Mi sento veramente a pezzi, dato che vorrei guarire da questa orribile forma di condizione sessuale da cui sono oppresso e vorrei avere una vita normale, magari con un metodo psicoterapeutico di breve durata.
Ho cominciato addirittura a non masturbarmi più nè per le visioni feticistiche nè per altro per riuscire a cambiare.
Vi prego con tutto il cuore di aiutarmi.
Ringrazio per le gentili risposte.
Caro Danilo,
dal racconto si evince che oltre a comportamenti parafiliaci non altrimenti specificati, come li ben descrivi, c'è anche il problema verginità, che a venti anni può nascondere delle problematiche psicologiche.
E' altrettanto chiaro che l'ansia che sopraggiunge è per la prestazione che vuoi fare e tutto ciò è sbagliato.
Ti consiglio di consultare uno psicoterapeuta psicodinamico e sessuologo che possa aiutarti prima individualmente e poi in coppia a superare le difficoltà che hai descritto, i risultati delle problematiche esposte sono ottimi in special modo quando fra i partner c'è anche l'amore.
Auguri
(Risponde il Dott. Sergio Pugelli)
Pubblicato in data 23/05/2013