Sessuologia (50720)
Aurora, 27 anni, 12.06.02
Io ho grossi problemi di relazionarmi con gli altri e questo mi crea molti problemi sia nella vita sociale che nella vita sessuale.Ho un rifiuto nei confronti degli uomini: credo che l'unico motivo x cui mi cercano sia per fare del sesso e per questo motivo mi rifiuto categoricamente di lasciarmi andare. Ho avuto esperienze sessuali che non sono mai sfociati nella penetrazione: accetto e ho avuto rapporti orali, ma la penetrazione no! Non sento il valore della verginità, della quale anzi mi vergogno dato che mal si sposa coi costumi di oggi, ma non riesco a fare sesso con qualcuno che non riesca a manifestare una completa dedizione nei miei confronti. Non credo nell'amore e non mi lasco neanche avvicinare per parlare di sentimenti; esco con uomini che non vogliono coinvolgimenti di carattere emotivo, convinta di non volerli neppure io: ma loro cercano il sesso, io solo la compagnia! E non troviamo l'accordo: se è vero che finisco nella loro camera da letto, è anche vero che nn mi lascio in alcun modo penetrare: si gioca, si fa del sesso, ma non si conclude. è più forte di me, perchè a livello cosciente io vorrei farlo, ma qualcosa mi blocca: non mi lascio andare, resto vigile e attenta che non succeda: evidentemente non lo voglio, almeno non voglio darmi a uomini x cui rappresento solo una delle tante... ma avvicino solo questo tipo di uomini, non ricordo nessuno che mi abbia mai fatto sentire l'unica e veramente desiderata! Io non voglio essere un oggetto ma non riesco neppure a fingere di far di loro i miei oggetti... sono spenta, forse addirittura frigida dato che non sento neanche il desiderio e non mi masturbo mai. Non so neanche come ci si masturbi e cosa sia il piacere!!! Di sicuro il tutto sta nel cattivo rapporto che ho sempre avuto con mia madre e nella specie di timore che può suscitarmi la consapevolezza che lei sappia quello che vado a fare quando sono fuori con un uomo... è stata una pessima educatrice da questo punto di vista! è come se a livello cosciente io non avessi tabù, ma sotto-sotto evidentemente devo averne un sacco. Il problema è: che dovrei fare x liberarmene? Quando vedo gli altri, sono quasi "gelosa" della vita sessuale che fanno regolarmente, sia di chi ha una vita di coppia normale, sia di chi vive rapporti occasionali, e dentro sento che mi manca qualcosa... so che dovrei iniziare una bella analisi, ma anche questo è il problema: trovare un professionista di cui fidarmi! E io, purtroppo, non ho il coraggio di aprirmi davanti a uno che mi guarda in faccia, mentirei pur di non fare la figura della cretina, quella che in realtà credo di essere! Ha un consiglio anche per me? Grazie di cuore.
Cara Aurora (27 anni): scègliti un Analista che adotta ancora il setting classico ( tu sul lettino, lui seduto alle spalle...) così non ti guarda in faccia e non gli leggi in viso che sei una cretina...Crédimi : il setting classico ha ancora i suoi vantaggi in alcuni casi e l'Analista , non visto, può comunque essere sentito con la sua presenza attenta e sollecita. Non credo che senza un lavoro profondo su di te tu riesca a scrollarti di dosso la sfiducia e la diffidenza per gli uomini che ti ha istillato tua madre e che tu coltivi confermando il copione del maschio che cerca solo il sesso , che ti usa ma non ti ama, che non ti desidera nella tua unicità e individualità irripetibile. Conosci il meccanismo della "profezia che si autoavvera"? Ecco, finché pensi in quel modo degli uomini troverai sempre e solo gli uomini che ti usano come oggetto (come volevasi dimostrare). Se non spezzi questo circolo vizioso resti impigliata (fino a quando?) nella ragnatela soffocante che ti sei costruita attorno e che rischia di spegnerti. Vuoi fare un gesto di coraggio , cambiare il tuo destino ? Sai cosa fare: cerca un bravo professionista e non fermarti al primo , fai qualche colloquio di consulenza e vedi cosa ti viene proposto. Poi decidi per quella figura di pscoterapeuta che ti ha ispirato maggior fiducia e col quale sei disposta a collaborare per cavar fuori finalmente la vera Aurora, quella che agonizza in te e attende di rinascere. Auguri. Staff Esperti - Psiconline.it