Transessualità (111536)
Luca 40
Il mio problema è quello del genere sessuale e potrei definirlo - per me - antico e insieme recente. Diciamo che ho iniziato a preferire giochi e passatempi da bambina intorno agli otto-nove anni: senza per questo pensare che mi sarebbe piaciuto appartenere all'altro sesso. Intorno agli undici invece, ho iniziato a indossare di nascosto gli abiti di mia mamma, prima gli abiti veri e propri e solo in un secondo tempo l'intimo, quindi le scarpe e infine il trucco. A dodici ho iniziato, rischiando magari di essere riconosciuta, a uscire di nascosto. Ho scoperto il sesso, prima come masturbazione e quindi come rapporto (di masturbazione reciproca, quindi orale passivo, con un compagno più grande e più forte di me) solo dopo i tredici. A quasi quattordici ho avuto il mio primo rapporto completo, con penetrazione anale. Durante tutto questo periodo mi sono sempre vestito in modo da suggerire una mia femminilità, magari giocando sull'ambiguità. A quindici anni ho avuto, al mare, una storia con un uomo sposato di cinquanta: nonostante la delusione per aver dovuto troncare al termine della vacanza, ricordo una esperienza bellissima ed eccitante. La prima ragazza l'ho avuta solo al secondo anno di università: senza avere rapporti completi. E' durata sei mesi. Nel frattempo ho continuato a travestirmi, ma non solo per avere uno sfogo sessuale: vestirmi da ragazza mi faceva sentire bene con me stessa, calmo, sereno. Mi sono invece sposato tre anni dopo la laurea. Cinque anni (d'inferno) dopo, mi sono separato. Ho provato con altre ragazze. Ora, a 40 anni e dopo una lunga latenza, sono tornato a travestirmi: e, per la prima volta, a domandarmi se invece che un travestito io possa essere un transessuale. Ho anche eseguito il test Cogiati, trovato sul web, dove ho totalizzato +389, rientrando nella fascia più classica per i transessuali... Potete aiutarmi? Spiegarmi se sono matto (non malato: non faccio del male a nessuno!) e indirizzandomi magari presso qualche vostro collega (io abito a Torino)? Secondo voi faccio bene a vivere in casa (abbigliamento, trucco, comportamento) come una donna?
Gentile Luca, è curioso il fatto che, nella tua lettera, tu passi continuamente dal maschile al femminile... è possibile che questo rispecchi un pò la confusione che senti dentro di te? Da quello che racconti mi sembra in effetti che il tuo non sia travestitismo, ma la condizione per la quale c'è una donna rinchiusa nel corpo di un uomo. Immagino sia una condizione difficile, dura da accettare, soprattutto in una società come questa, ma penso anche che sia giusto, nella vita, fare ciò che ci rende felici, che ci fa sentire se stessi. Anche quando essere se stessi implica il sentire un'identità sessuale diversa da quella biologica. Non sei affatto "matto", penso che tu abbia bisogno solo di chiarirti le idee. E fai benissimo a rivolgerti ad uno psicoterapeuta. Per trovare professionisti della tua zona puoi consultare il sito www.ordinepsicologi.piemonte.it oppure www.psicologi-italiani.it. Molti auguri.
(risponde la Dott.ssa Serena Leone)
Pubblicato in data 08/12/07
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