A 13 anni il primo rapporto sessuale
Donne in Lombardia, raccontate dai medici . La ricerca «Eva contro Eva», realizzata da Giorgio Pardi, direttore del dipartimento di Ostetricia, Ginecologia e Neonatologia della Clinica Mangiagalli, viene presentata oggi all'81esimo congresso della Società italiana di ginecologia. È un ritratto in numeri: le donne rappresentano oltre la metà della popolazione lombarda (su 9.393.092 abitanti sono 4.813.100) e sono più longeve degli uomini, con un'aspettativa di vita che raggiunge gli 83 anni, a fronte dei 76,7 del sesso «forte». Ma sono soprattutto «libere», fin da giovanissime: consumano i primi rapporti sessuali già a 13-14 anni, sette su dieci fanno uso di metodi contraccettivi (dalla pillola al meno sicuro coito interrotto).
«È un fatto innanzitutto biologico — spiega Guido Martinotti , prorettore e sociologo dell'Università Bicocca —. L'età delle prime mestruazioni si è abbassata già da qualche anno e ha inevitabilmente condizionato l'approccio al sesso, insieme al ruolo svolto dai media».
Perché l'immagine conta, eccome. «L'idea comune della donna lombarda è che sia responsabile, informata, senza troppi problemi, non più casa e famiglia», continua Martinotti. Un modello di «donna consapevole, che «pensa prima a sé, alla sua realizzazione e solo in seguito alla famiglia e ai figli». Che infatti arrivano puntuali solo una volta superati i trent'anni, seppur di più rispetto al recente passato e oltre la media nazionale (un incremento su cui pesa e molto il «contributo» delle donne straniere). Nel 2004 sono nati dieci bambini ogni mille abitanti contro 9,7 (dato italiano). Più nelle province di Bergamo e Brescia (10,9), meno a Milano (10), Sondrio (9) fino a Pavia (8 per mille).
tratto da Corriere.it - prosegui nella lettura dell'articolo