Alzheimer, al San Raffele di Milano al via la terapia con le "cellule spazzino" del cervello. Il dottor Sandro Iannaccone: "Agiamo sulla causa della malattia"
Una terapia contro l’Alzheimer che agisca stimolando l’azione delle cellule “spazzino” del cervello contro le placche cerebrali all’origine della malattia.
Il 27 ottobre è partita all’Ospedale San Raffaele di Milano la sperimentazione di una cura eziologica di questa forma di demenza senile che mira a colpire direttamente una delle cause della patologia: la presenza di depositi anomali di proteine a livello cerebrale che, aggregandosi tra loro, alterano le comunicazioni tra le sinapsi provocando la morte dei neuroni.
L’idea di fondo è ridurre o eliminare tali ammassi proteici potenziando il sistema di smaltimento dei rifiuti del cervello. Il nuovo trattamento si propone infatti di ricreare, attraverso la somministrazione di un anticorpo (l’ADUCANUMAB), una situazione di “pericolo” che spinga a intervenire le cellule immunitarie (microglia) contro tali ammassi di proteine nocivi, mantenendo così “pulite” le strutture cerebrali.
L’Alzheimer è una patologia degenerativa del sistema nervoso che porta al progressivo annullamento della sfera cognitiva, della memoria, dell’orientamento, fino a interessare anche la sfera motoria. In Italia sono circa 800.000 le persone affette da questa patologia, ma il numero è destinato ad aumentare con all’allungamento della vita media.
Si tratta infatti di una malattia legata all’età, che ha il suo picco di incidenza intorno ai 65 anni e per cui “allo stato attuale esistono solo trattamenti in grado di alleviare i sintomi e rallentare la progressione della patologia, ma non di guarire” ha detto ad Huffington Post il dottor Sandro Iannaccone, primario di Riabilitazione Specialistica – Disturbi Neurologici, Cognitivi e Motori al San Raffaele di Milano. Che ha anche spiegato come funzionerà il nuovo trial terapeutico in cui sono coinvolti, oltre ai centri ospedalieri di Milano e Roma, anche quelli canadesi, americani e australiani.
In cosa consiste il nuovo trial clinico sull’Alzheimer partito all’Ospedale San Raffaele?
Si tratta di una terapia farmacologica eziologica che punta a colpire le placche di amiloide presenti sul cervello malato di Alzheimer.
Tratto da Huffington Post - prosegui nella lettura dell'articolo
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