Pubblicità

Cambiare le pratiche terapeutiche per chi fa uso di alcol potrebbe salvare vite umane

0
condivisioni

on . Postato in News di psicologia | Letto 1896 volte

5 1 1 1 1 1 Votazione 5.00 (1 Voto)

Secondo un articolo condotto dal Centre for Addiction and Mental Health e appena pubblicato su The Lancet, Le pratiche terapeutiche in Canada e all'estero devono cambiare al fine di aiutare più persone con disturbo da uso di alcol.

pratiche terapeutiche uso alcol

Più di un milione di canadesi hanno dei disturbi relativi all'uso di alcol, ma la stragrande maggioranza non riceve mai un aiuto professionale. Nonostante gli interventi per questi disturbi siano efficaci e fanno risparmiare sui costi, in Canada e in altre parti del mondo, sono rari.


Secondo l'autore Dr. Jürgen Rehm, scienziato dell'Institute for Mental Health and Policy Research presso il Center for Addiction and Mental Health (CAMH), il miglioramento dello screening di routine dovrebbe iniziare nelle cure primarie e dovrebbe essere seguito da cure specialistiche accessibili, se necessario.

"Gli interventi clinici per i disturbi dell'uso di alcol devono iniziare a livello di assistenza primaria, se il consumo medio supera più di due drink al giorno", ha affermato il dott. Rehm, "i medici di medicina generale dovrebbero regolarmente chiedere ai loro pazienti informazioni sul consumo di alcol e avviare interventi se necessario."

Lo stigma, cioè attribuire una connotazione negativa, è uno dei motivi principali della mancanza di intervento nelle cure primarie. Mentre la stigmatizzazione di altri disturbi mentali, la depressione in primis, è notevolmente migliorata negli ultimi decenni, nessun miglioramento di questo tipo è stato visto per i disturbi da consumo di alcol. Lo stigma può indurre i pazienti a nascondere il loro pesante consumo di alcol e i medici di medicina generale potrebbero non riuscire a chiederglielo.

Pubblicità


Se viene rilevato un disturbo, nell'assistenza sanitaria di base, sono disponibili farmaci sicuri ed efficaci. Il coautore Markus Heilig, esperto internazionale di farmacologia dei disturbi che creano dipendenza e direttore del Center for Social and Affective Neuroscience dell'Università di Linköping, in Svezia, aggiunge: "I farmaci approvati per i disturbi da uso di alcol non sono meno efficaci di altri trattamenti medici ampiamente utilizzati. Sono anche sicuri, ben tollerati. E sono economici. Tuttavia sono prescritti solo a una piccola minoranza di pazienti. Questo deve cambiare".

Secondo gli autori, due ulteriori buone pratiche possono aiutare a garantire l'efficacia del trattamento specializzato: le liste di attesa per il trattamento specialistico dovrebbero essere minime e chi fornisce le cure primarie dovrebbe essere coinvoloi nell'assistenza post-terapia del paziente.


FONTE:


  • Andre F Carvalho, Markus Heilig, Augusto Perez, Charlotte Probst, Jürgen Rehm. Alcohol use disorders. The Lancet, 2019; 394 (10200): 781 DOI: 10.1016/S0140-6736(19)31775-1


Articolo a cura del dottor Andrea di Maio




Scrivi articoli di psicologia e psicoterapia e ti piacerebbe vederli pubblicati su Psiconline?
per sapere come fare, Clicca qui subito!
 
Pubblicità
Stai cercando un pubblico specifico interessato alle tue iniziative nel campo della psicologia?
Sei nel posto giusto.
Attiva una campagna pubblicitaria su Psiconline
logo psicologi italiani
Corsi, Stage, Informazioni per formare e far crescere i Professionisti della Psicologia Logo PSIConline formazione

 

 

 

Tags: alcol news di psicologia pratiche terapeutiche

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Quanto sei soddisfatto del tuo lavoro?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Mild Cognitive Impairment (MCI…

È uno stato di confine o di transizione tra l’invecchiamento normale e la demenza, noto come “lieve compromissione cognitiva”. Il declino cognitivo lieve consi...

Bigoressia

Il termine trova la sua etimologia nell'inglese "big = grande” e nel latino "orex=appetito”, ad indicare la "fame di grossezza” Per bigoressia, vigoressia o an...

Pet therapy

Con il termine pet therapy s'intende generalmente, una terapia dolce, basata sull'interazione uomo-animale. Si tratta di una terapia che integra, rafforza e co...

News Letters

0
condivisioni