Ccsvi e Sclerosi Multipla, due anni dopo Comi: «Manca l'evidenza epidemiologica»
Partirà tra pochi giorni Brave Dreams, lo studio multicentrico per valutare l'efficacia e la sicurezza del "metodo Zamboni", la cosiddetta "liberazione" delle vene tramite angioplastica: 685 persone arruolate, di età compresa tra i 18 e i 65 anni, con sclerosi multipla nelle forme recidivante remittente e secondariamente progressiva. Sono, infatti, trascorsi più di due anni da quando il professore Zamboni ha proposto alla comunità scientifica l'ipotesi di correlazione tra Sm e Ccsvi che ha suscitato le speranze di molti malati - sono circa 63mila in Italia -, attirando l'attenzione, anche critica, da parte del mondo della ricerca.
Al tema Salute24 sta dedicando un approfondimento periodico, per mettere a confronto in modo aperto le opinioni dei ricercatori, come si conviene ad un dibattito pubblico, al quale è stato invitato a partecipare anche il professore Paolo Zamboni, che ha legittimamente declinato la proposta in attesa del termine della sperimentazione da lui coordinata. In questa puntata intervistiamoGiancarlo Comi, direttore del Dipartimento Neurologico e Direttore dell’Inspe, l'Istituto di Neurologia Sperimentale, presso il San Raffaele di Milano e professore di Neurologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
Tratto da: "salute24.ilsole24ore.com" - Prosegui nella lettura dell'articolo