Chi soffre di Parkinson non sa mentire
Uno studio dell’università giapponese di Tohoku pubblicato su Brain ha fornito la prima prova neurobiologica del fatto che chi è affetto da morbo di Parkinson è incapace di mentire confermando le osservazioni psicologiche raccolte nell’ultimo secolo secondo cui questa malattia si associa a una personalità da gran lavoratore, serio, inflessibile e di elevata rettitudine morale. Nei primi del '900 il neurologo americano Carl Camp li descrive come stakanovisti che si portano il lavoro a letto, rigidi e privi di vizi, che non conoscono né alcol, né caffè, né fumo.
Molti studi hanno confermato le sue osservazioni e quest’ultima caratteristica ha promosso addirittura numerose ricerche che indicherebbero un’associazione negativa fra fumo e malattia: da essi è scaturita la leggenda metropolitana che il fumo previene la malattia di Parkinson, mentre si tratta di una caratteristica della personalità premorbosa di questi pazienti. Come non è vero che il fumo previene il Parkinson, ma solo che chi fuma ha una personalità che tendenzialmente non si associa alla malattia, questo non significa che questo tipo di personalità predisponga al Parkinson. Si tratta infatti di studi retrospettivi che ricotruiscono a ritroso la storia dei pazienti e quindi non possono essere del tutto precisi:
Tratto da: "corriere.it" - Prosegui nella lettura dell'articolo