Ci sono già stato?
Al giorno d'oggi, in cui ci si sposta rapidamente in tutto il mondo per trovarsi spesso in quelli che sono stati chiamati "non-luoghi" - alberghi, centri commerciali, e altri ambienti dall'aspetto molto simile uno all'altro in virtù di una standardizzazione spinta - rispondere a questa domanda può essere difficile, eppure il nostro cervello dispone di un apposito sistema di riconoscimento per distinguere rapidamente luoghi apparentemente simili, ma distinti.
Lo hanno scoperto ricercatori dell'Università di Bristol e del Massachusetts Institute of Technology (MIT) che sull'ultimo numero di "Science" illustrano la loro ricerca, utile in prospettiva anche per il trattamento di quei fenomeni di confusione e disorientamento che colpiscono con una certa frequenza le persone anziane.La formazione delle memorie relative ai luoghi e ai contesti in cui si verificano gli avvenimenti coinvolge l'ippocampo e in particolare - come ha dimostrato tempo addietro il premio Nobel Susumu Tonegawa - il giro dentato e le aree CA1 e CA3. Ora Matthew Jones e Thomas McHugh hanno dimostrato che la fase di apprendimento legata al giro dentato è cruciale nel riconoscimento rapido e nella "amplificazione" di quelle piccole differenze che fanno unico un posto.
Tratto da "Le
scienze.it" - prosegui
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