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Comportamenti sessuali compulsivi e religiosità

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Uno studio collega lo stress dei primi anni di vita e la religiosità a comportamenti sessuali compulsivi

Comportamenti sessuali compulsivi e religiosità

I fattori di stress nei primi anni di vita e la religiosità sono entrambi collegati ad una malsana ossessione nei comportamenti sessuali, secondo la ricerca pubblicata sulla rivista  Sexual Addiction & Compulsivity.

Lo studio su 802 adulti ha esaminato che i comportamenti sessuali compulsivi sono collegati a fattori di stress di vita nei primi anni di vita, a stili di attaccamento, alla frequenza di pratiche religiose e all'età.

Lo studio ha trovato che l'ansia evidenziata è stata positivamente correlata a comportamenti sessuali compulsivi, al contrario dell’attaccamento che non ha evidenziato nessun legame.

Coloro che hanno sperimentato lo stress nei primi anni di vita (come l'abuso, il bullismo, la separazione familiare, e problemi di salute) sono stati più propensi a dire che hanno comportamenti sessuali compulsivi.
Inoltre, i giovani adulti sono stati più favorevoli a riferire questo tipo di comportamento rispetto a persone  più anziane.

La religiosità ha anche mostrato un anello debole nei comportamenti sessuali compulsivi. Più spesso un individuo ha partecipato ad una funzione religiosa, più cresceva la probabilità di segnalare comportamenti sessuali compulsivi.

PsyPost ha intervistato il corrispondente autore dello studio, Dixie Meyer della Saint Louis University. Leggi di seguito le sue risposte:

PsyPost: Perché eri interessato a questo argomento?

Meyer: Il mio interesse per l'argomento è cresciuto a causa delle lotte che ho visto affrontare dai miei pazienti durante la terapia. Come terapeuta, mi occupo di pazienti che lottano contro i loro comportamenti sessuali. In questo sottogruppo di clientela, molte persone hanno riferito sensazione sessualmente dipendenti.

Lavorando con questo problema sono emersi temi comuni come: una storia di traumi nei primi anni di vita, la difficoltà di socializzare con gli altri, e il ruolo conflittuale della religione nella comprensione della loro sessualità.

Quale dovrebbe essere la persona da scartare in questo studio?

Le persone con traumi di vita precoce non si sentono al sicuro nei loro rapporti e non possono sentirsi collegati ad altre persone. I comportamenti sessuali possono essere utilizzati come un meccanismo di coping per alleviare il disagio mentale indesiderato sperimentato più frequentemente da quegli individui che hanno affrontato traumi nei primi anni di vita. Forse, i comportamenti sessuali creano un senso di intimità.

Ci sono importanti avvertimenti? Quali domande devono ancora essere affrontate?

Il campione di pazienti usato per questo studio è fonte di preoccupazione, visto che è stato per gran parte identificato come cristiano. Io non sono sicuro di come la concezione di sessualità nell’affiliazione religiosa giochi un ruolo nei comportamenti sessuali.
Abbiamo riscontrato che un aumento di presenze religiose è associato a comportamenti più sessualmente compulsivi, ma non capiamo il rapporto di causa ed effetto, o se altre ricerche possano sostenere tale tesi.

Potrebbe essere che l'interpretazione delle credenze religiose porti le persone a sentirsi in colpa verso l’impegno manifestato nei comportamenti sessuali o forse gli individui frequentano la chiesa perché vogliono cambiare i loro comportamenti. Sono necessarie ulteriori ricerche per chiarire i ruoli e le influenze di relazioni interpersonali, religione, traumi e comportamenti sessuali compulsivi.

C'è qualcos'altro che vorresti aggiungere?

Gli scienziati sociali sono sempre più interessati a replicare tale ricerca. Visto che non sono riusciti a dimostrare risultati coerenti, le eventuali implicazioni di questa ricerca non devono essere effettuate fino a quando questi risultati non siano stati replicati.

Per concludere, credo che la ricerca possa evidenziare come le relazioni sane nel corso della vita possano aiutare gli individui, durante un trauma, riducendo le reazioni avverse e le esperienze negative future.

Lo studio, “Sexually Compulsive Behaviors: Implications for Attachment, Early Life Stressors, and Religiosity“, è stato anche co-scritto da Darla Timberlake, Dixie Meyer, Sarah Hitchings, Ashley Oakley, Lauri Stoltzfus, Sharon Aguirre, e Amanda Plumb.

 


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