Comunicare meglio per avvicinarsi a mamma e bambino: così la cura fa più effetto
Il 93% della comunicazione che si stabilisce fra medico e paziente è di tipo non verbale, in cui posture del volto e movimenti inconsci possono tradire le parole rivelando ciò che le parti pensano veramente. Capire la mimica facciale e i messaggi impliciti può aiutare a rafforzare il rapporto fra chi cura e chi è curato - specie se il paziente è un bambino e il tramite col pediatra è la sua mamma – e influenzare positivamente l’esito della terapia.
Con questi due obiettivi in mente, pediatri esperti e specializzandi dell’IRCCS materno-infantile Burlo Garofolo di Trieste assieme a colleghi pediatri del FVG hanno acconsentito a essere ripresi – contemporaneamente ai genitori dei loro piccoli pazienti – durante alcuni incontri ambulatorali. I filmati sono stati poi analizzati da un esperto in comunicazione interpersonale non verbale. Si tratta del primo studio del genere realizzato in Italia, in cui sono state esaminate simultaneamente la mimica facciale del pediatra e del genitore.
Tratto da" Le scienze.it" - prosegui nella lettura dell'articolo