Cresce il fenomeno della dipendenza dal sesso virtuale
I molteplici utilizzi della tecnologia moderna investono tutti i settori della nostra vita quotidiana ed il computer, strumento elettivo della penetrazione tecnologica nelle nostre case, diviene sempre più tra le altre cose anche la porta d’ingresso alla sfera sessuale attraverso il sesso virtuale, o cibersex, come viene comunemente definito il sesso visto e consumato on line.
“Il computer si presta alla costruzione ed al consumo del sesso, considerato dalla maggior parte degli utenti di siti a contenuto sessuale o porno alla stregua di un gioco o passatempo, ma dai risvolti imprevedibili e potenzialmente dannosi – spiega la dr.ssa Kimberly Young, psicologa statunitense che ha pubblicato recentemente diversi libri su queste tematiche e sui fenomeni della “internet addiction”- a giudicare dagli effetti che si riscontrano quotidianamente sulla vita privata ed anche sulla vita lavorativa di coloro che li seguono assiduamente..”.
“Contrariamente alle aspettative, la dipendenza che si stabilisce rispetto alla frequentazione di questi siti web non è un problema ristretto ad una fascia di persone caratterizzata da scarse relazioni sociali, solitudine e problemi di rapporto con l’altro sesso – dice la dr.ssa Kimberly – ma tra queste persone si osservano sempre più anche professionisti e persone appartenenti a ceti sociali elevati, così come a fedeli osservanti che si recano in chiesa tutte le domeniche..”.
“Secondo le prime stime formulate sulla base di dati riscontrati recentemente a livello nazionale, almeno 200.000 persone potrebbero presentare chiari fenomeni di “cibersex addiction” , cioè di dipendenza sessuale attraverso internet - dice il dr.Al Cooper del Marital and Sexuality Centre di S.Josè (Calif. - Usa).
Se negli scorsi anni il cibersex si limitava alla presenza di pagine web con foto erotiche, adesso su alcuni di questi siti vi sono filmati di rapporti sessuali trasmessi on line e proliferano le chat room dove si cercano partners per rapporti sessuali,giochi erotici particolari e fantasie perverse, utilizzo di webcam per le riprese dei rapporti sessuali, etc..
“I soggetti dipendenti da queste forme di sessualità on line stanno rapidamente aumentando - dice il dr. Cooper – anche perché la presenza di possibili partners on line risulta essere molto più diretta e rassicurante poichè non presenta tutti quei problemi che insorgono nella vita reale quando si fanno avances di questo tipo a persone sconosciute..Facendo una prima stima percentuale , si potrebbe dire che un 10% di questi dipendenti del sesso on line siano soggetti con tendenze patologiche, tra cui persone con chiare deviazioni sessuali di tipo perverso e pedofili; un altro 20% è costituito da persone che non avrebbero invece sviluppato la forma di dipendenza su queste tematiche se non fossero venuti in contatto con le possibilità offerte in questo campo specifico da internet ; il rimanente 70% è infine costituito da coloro che frequentano questi canali per fini più “ricreativi”, dove le immagini che possono trovarvi rappresentano un sostituto delle riviste pornografiche.
“Non sono chiaramente solo gli uomini a frequentare i siti pornografici – aggiunge il dr.Lindsay Short Jr., presidente dell’American Academy of Matrimonial Lawyers – se gli uomini ricercano di più le immagini pornografiche, le donne invece frequentano solitamente le chat rooms dove è possibile parlare direttamente con gli altri; queste donne – continua il dr.Short - sono spesso annoiate dalla propria vita e sessualmente insoddisfatte, ed in molti casi potrebbero avere beneficio da un nuovo assetto della propria vita di coppia se insieme al proprio partner affrontassero diversamente i problemi alla base del loro malessere, per esempio ricorrendo a terapie di coppia..”.
(tratto da:” Psychologist Untangles the Web of Cybersex Growing Addiction Snares Thousands Among Us - Usa Today – Dec. 2001)
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