Deficit di cooperazione nei soggetti borderline
Il disturbo da personalità borderline (BPD), può coinvolgere anomalie nelle regioni cerebrali che sovrintendono alla cooperazione e agli scambi sociali. È questa la conclusione di uno studio pubblicato sull’ultimo numero della rivista “Science” che potrebbe aprire la strada a nuove strategie di trattamento terapeutico sia comportamentale sia farmacologico.
Brooks King-Casas del Baylor College of Medicine di Houston, in Texas e colleghi dello University College di Londra e dell’Anna Freud Centre, sempre di Londra, hanno monitorato l’attività cerebrale di pazienti BPD e di individui sani mentre si cimentavano in un cosiddetto “gioco di fiducia” in cui viene scambiato denaro tra un investitore, che decide quanto denaro investire, e un procuratore, che decide quanto restituire per l’investimento fatto.
Tratto da "lescienze.it" - prosegui nella lettura dell'articolo