Pubblicità

Demenza e depressione, le future minacce al nostro cervello

0
condivisioni

on . Postato in News di psicologia | Letto 881 volte

1 1 1 1 1 Votazione 0.00 (0 Voti)

Demenze e depressione entro il 2020 saranno tra le malattie più diffuse a livello mondiale. A lanciare l’allarme è l’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità che definisce la prima come una “priorità sanitaria globale”, mentre indica la depressione come la seconda causa – tra le malattie croniche ed entro il 2020 – di disabilità, in questo caso intesa come disagio sociale.
È anche per capire meglio il funzionamento di queste malattie, che avranno un’incidenza sempre più alta in un futuro non così lontano, che è stato avviato nel gennaio 2013 il più grande progetto europeo di Big Science sul cervello, lo Human Brain Project. L’obiettivo è realizzare entro il 2023 (grazie al miliardo di euro dell’Unione Europea messo a disposizione dei 90 centri di ricerca) un computer in grado di simulare il funzionamento del cervello umano. Si tratta di un progetto ambizioso seguito a ruota dal Brain Initiative, il cugino americano voluto dall’amministrazione Obama.
Approfittiamo della Settimana mondiale del cervello (da lunedì 10 a domenica 16 marzo) per fare il punto su depressione e demenza.

La demenza
La demenza non è una malattia legata al Primo e Secondo mondo. Con una relazione congiunta, l’Oms e l’Alzheimer’s Didease International (Adi) sfatano un mito (confermato anche al Rapporto Mondiale sull’Alzheimer 2013) e forniscono dati preoccupanti. Nel 2011 circa 35,6 milioni di persone in tutto il mondo erano affette da demenza. In base ai dati a disposizione, si ipotizza che questo numero raddoppi entro il 2030 e triplichi entro il 2050, superando i 115 milioni di malati.

 

 

Tratto da www.wired.it - Prosegui nella lettura dell'articolo

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Quanto sei soddisfatto della tua vita?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Training Autogeno

Il training autogeno nasce come tecnica ideata da J.H. Schultz, neurologo e psichiatra.Training significa “allenamento”, autogeno “che si genera da sé”; ciò dif...

Folie à deux

La folie à deux è un disturbo psicotico condiviso, ossia una “follia simultanea in due persone”.  Essa è una psicosi reattiva che insorge in modo simultane...

La Sindrome di Stendhal

Patologia  psicosomatica, caratterizzata  da un senso di malessere diffuso provato di fronte alla visione di opere d’arte di straordinaria bellezza. ...

News Letters

0
condivisioni