Disturbi sessuali femminili? Un'invenzione creata dalle case farmaceutiche
I disturbi sessuali femminili?
Un'invenzione creata ad arte da case farmaceutiche con la complicità
di specialisti consenzienti, affamati di denaro e notorietà
Questa, in sintesi, la tesi di un articolo fortemente provocatorio pubblicato
dal prestigioso British Medical Journal.
Pietra angolare dell'edificio
marketing-mediatico sarebbe stata una ricerca pubblicata circa quatto anni fa
nientemeno che da Jama, la rivista americana omologa del British Medical Journal,
e quindi dotata di notevole credibilità scientifica, che indicava come
il 43% delle donne tra i 18 e i 59 anni presentasse disfunzioni sessuali.
In quello studio, sottolinea ora Moynihan, «a 1.500 donne era stato chiesto
se avessero provato per almeno 2 mesi alcuni problemi sessuali, come carenza di desiderio, ansia daprestazione o problemi di lubrificazione vaginale. E bastava
rispondere sì a un'unica domanda su 7 per essere inserite nel gruppo di pazienti che soffrivano di disfunzione sessuale».
L'ipotesi avanzata da alcuni specialisti interpellati dal giornalista australiano, quindi, è che questo genere di ricerche «incoraggi i medici a prescrivere farmaci destinati ai disturbi sessuali», e che, fatto ancor più grave, «faccia pensare alle donne di avere problemi sessuali anche quando questi non esistono».
(Tratto integralmente da Il Corriere Salute - Luigi Ripamonti)