Disturbo bipolare: ridotto volume dell’ippocampo
Un nuovo studio ha scoperto che una riduzione del volume di alcune regioni dell’ippocampo (regione cerebrale preposta all’elaborazione della memoria e implicata nell’umore), è collegata al Disturbo Bipolare.
I risultati sono stati pubblicati nella rivista Molecular Psychiatry.
I ricercatori partendo dall’ipotesi che diverse aree dell’ippocampo possano avere funzioni differenti e possano, altresì, essere compromesse differentemente in base ai diversi tipi di disturbi dell’umore (quali il Disturbo Bipolare e il Disturbo Depressivo Maggiore), hanno cercato di individuare gli eventuali danni presenti in queste aree dell’ippocampo.
Le stime attuali riportano che all’incirca sei milioni di americani soffrono di Disturbo Bipolare.
Il Disturbo Bipolare è caratterizzato da gravi alterazioni dell’umore, che vanno da episodi di eccessiva euforia ed eccitazione (Episodi Maniacali o Ipomaniacali), ad altri di grave depressione (Episodi Depressivi).
Questo disturbo viene distinto in:
- Disturbo Bipolare di tipo I: caratterizzato dalla presenza di uno o più Episodi Maniacali o Episodi Misti (maniacali e depressivi) per almeno una settimana; spesso le persone che ne soffrono hanno avuto uno o più Episodi Depressivi della durata di almeno due settimane;
- Disturbo Bipolare di tipo II: caratterizzato dalla presenza di uno o più Episodi Depressivi Maggiori accompagnati da almeno un Episodio Ipomaniacale.
Esso, inoltre, può essere piuttosto invalidante poiché interferisce con la capacità di una persona di lavorare e svolgere le più comuni attività quotidiane. In casi estremi può condurre anche al tentativo di suicidio.
Per lo svolgimento dello studio, i ricercatori hanno utilizzato la Risonanza Magnetica (MRI) insieme ad una Tecnica di Segmentazione originale, allo scopo di trovare differenze nel volume delle diverse aree dell’ippocampo. I partecipanti con Disturbo Bipolare sono stati confrontati con i partecipanti sani e con quelli aventi il Disturbo Depressivo Maggiore.
I risultati hanno mostrato che le persone con Disturbo Bipolare presentano una riduzione del volume di specifiche aree dell’ippocampo: la regione 4 del Corno di Ammone (CA), due strati cellulari e la parte posteriore dell’ippocampo. Questa diminuzione del volume è particolarmente evidente nel Disturbo Bipolare rispetto agli altri disturbi dell’umore.
Inoltre, è stato riscontrato che quando vi è un peggioramento del disturbo nei pazienti bipolari di tipo I, il volume di altre aree dell’ippocampo (fra le quali la porzione destra della regione 1 del Corno di Ammone-CA 1), diminuisce. Una maggiore riduzione del volume di altre aree CA e della Coda Ippocampale è stata trovata anche in quelle persone che hanno sperimentato più volte Episodi Maniacali.
Gli autori di questo studio auspicano che il loro lavoro apra la strada per ulteriori ricerche che indaghino in maniera sempre più dettagliata quelle regioni dell’ippocampo considerate marcatori del Disturbo Bipolare, in modo tale da sviluppare migliori metodi di diagnosi e trattamenti più efficaci.
(Traduzione e adattamento a cura della della Dottoressa Claudia Olivieri)
Tratto da PsychCentral
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