Donne, attente alle «botte in testa»:a rischio la memoria a breve termine
Le donne devono porre particolare attenzione a evitare di ricevere colpi in testa dal momento che sono più suscettibili degli uomini alle possibili conseguenze neuropsicologiche. La raccomandazione è soprattutto importante per chi fa sport nei quali vi è un aumentato rischio di impatti. E’ quanto emerge da una ricerca pubblicata sulla rivista Radiology da parte di un gruppo di ricercatori di Taiwan guidati dal professor Chi-Jen Chen del Brain and Consciousness Research Center di Taipei.
Cos’è la «concussione»
«A fare paura è la cosiddetta concussione, una forma di risentimento cerebrale che si manifesta dopo traumi del capo non particolarmente importanti, ma seguiti da sintomi quali mal di testa, disorientamento, amnesia», dice il dottor Giordano Guizzardi, direttore del Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza dell’Ospedale Maggiore dell’Ausl di Bologna, sede di Trauma Center. «Le persone che ne sono colpite continuano a fare più volte le stesse domande, come se non ricordassero di averle già fatte, e per alcuni giorni possono avere vertigini, difficoltà a concentrarsi, tendenza a dormire più di quanto fossero abituati a fare». Quando però queste persone vengono sottoposte a indagini di visualizzazione cerebrale, come Tac e Risonanza magnetica, non si rilevano alterazioni di tipo strutturale. «Ci eravamo accorti che nella pratica clinica si presentavano all’osservazione specialistica più donne che uomini, con un rapporto di due a uno», dice il professor Chi-Jen Chen, «allora abbiamo iniziato a chiederci se ci potessero essere delle differenze tra uomini e donne negli esiti di un trauma cranico di media entità».
Tratto da:corriere.it- Prosegui nella lettura dell'articolo
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