Effetto placebo: la suggestione è nel cervello
Perché quando prendiamo una medicina siamo sicuri che ci farà bene? E perché a volte sentiamo beneficio dopo una terapia consigliata, anche se non si tratta di un farmaco ma solo di acqua fresca? Suggestioni della mente oppure reazione del corpo? Quando si parla di placebo, cioè di quelle sostanze che inducono un beneficio in chi le assume pur non essendo dei farmaci, il dubbio è lecito: come può una sostanza che non possiede alcuna proprietà terapeutica far passare dolori e ansia?
Dall’Università del Michigan arriva la conferma che l’effetto placebo non è una leggeda metropolitana. Esiste e risiede nel cervello, nella zona del nucleo accombente (Nac) posta nella sua parte più profonda che è già coinvolta in meccanismi come riconoscimento e ricompensa. Il team di ricercatori statunitense, che ha pubblicato i dati sull’ultimo numero della rivista Neuron, ha monitorato le reazioni innescate nel cervello di un gruppo di volontari che si è sottoposto all’esperimento: dopo aver somministrato un qualsiasi placebo spacciato per un antidolorifico, ai pazienti è stata fatta un’iniezione lievemente dolorosa che però non ha suscitato, nella maggior parte del gruppo, delle reazioni di vero dolore.
Tratto da "Voceditalia.it"
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