Farmaci innocui che fanno male per l'effetto «nocebo»
Conoscere in anticipo quali potrebbero essere gli effetti collaterali di un trattamento, ad esempio di un farmaco, può aumentare il rischio che quegli effetti si presentino realmente. Sembra strano, ma è così, si tratta del cosiddetto effetto nocebo, in pratica l'opposto dell'effetto placebo. Se quest'ultimo è la risposta dell'organismo agli effetti benefici attesi, anche quando in realtà si è esposti a un trattamento finto (il placebo, appunto, ad esempio un "farmaco" inerte), l'effetto nocebo è la risposta del l'organismo agli effetti negativi attesi.
LA SUGGESTIONE - Questo fenomeno è osservabile sia nel rapporto con il proprio medico, sia al l'interno degli studi clinici nei quali si fa uso del placebo. Ad esempio, una revisione sistematica di quasi 70 studi clinici nei quali veri farmaci contro l'emicrania erano stati confrontati con il placebo, ha dimostrato che tra le persone trattate con placebo si erano presentati effetti collaterali simili, e con la stessa frequenza, di quelli che si erano manifestati tra le persone trattate con veri antiemicranici. Il fatto è che in questi studi era corretto, e anche dovuto, informare le persone trattate con placebo su quali avrebbero potuto essere gli effetti collaterali degli antiemicranici, e così la suggestione ha fatto scattare la comparsa proprio di quei sintomi.
Tratto da: "corriere.it" - Prosegui nella lettura dell'articolo