Gli effetti della MDMA sulla cooperazione
Una nuova ricerca ha scoperto che la MDMA, l'ingrediente principale dell'ecstasy, migliora la cooperazione sociale ma solo con persone affidabili.
Nel primo studio è stato osservato in dettaglio l'impatto del MDMA sui comportamenti di cooperazione.
I ricercatori hanno anche identificato dei cambiamenti nelle attività delle regioni cerebrali collegate ai processi sociali. I problemi nei processi sociali sono presenti in molte condizioni psichiatriche e non vengono trattati efficacemente con medicinali odierni. I risultati dello studio, pubblicato nel Journal of Neuroscience, potrebbero essere utili per le condizioni psichiatriche come il disturbo post-traumatico da stress (PTSD).
La sostanza MDMA è utilizzata dagli utenti come droga ricreativa dati i suoi forti effetti sociali ed emotivi ed è conosciuta rilasciare neurostrasmettitori - i messageri chimici del cervello - collegati al comportamento ed all'umore. Comunque, gli scienziati conoscono poco su come i sistemi diversi di neuotrasmissione cerebrale contribuiscano ai complessi comportamenti sociali. A 20 maschi adulti sani veniva data una dose ricreativa tipica di MDMA o una pillola di placebo e gli veniva chiesto di completare alcuni compiti, tra i quali il Dilemma dei Prigionieri, mentre erano in uno scanner MRI.
Nel Dilemma dei Prigionieri, i giocatori sceglievano se competere con un altro giocatore o collaborare con lui. Se i giocatori non collaboravano, solo uno riceveva tutti i punti, mentre se collaboravano entrambi i giocatori prendevano punti. I ricercatori scoprirono che i partecipanti che avevano assunto MDMA risultavano più cooperativi, ma solo se interagivano con giocatori affidabili.
L'autore seniore dello studio, il Professore Mitul Mehta dall'Istituto di Psichiatria, Psicologia e Neuroscienze (IoPPN), ha spiegato:" Noi abbiamo chiesto alle persone cosa pensassero dell'altro giocatore, e sorprendentemente, la MDMA non alterava i giudizi sull'affidabilità. I giocatori non affidabili erano valutati con i punteggi più bassi della scala sia dai giocatori che avevano fatto uso di MDMA sia dai giocatori a cui era stato dato un placebo. Inoltre, i giocatori affidabili venivano valutati con gli stessi punteggi alti da entrambi i partecipanti nelle due condizioni.
In modo notevole, giocando al Dilemma dei Prigionieri, i partecipanti credevano di giocare con persone reali al pc, invece l'altro giocatore era un software con risposte pre-programmate, si comportava in modo affidabile o meno, distinguendosi su quanto cooperava nel corso del gioco. Il primo autore, il Dr. Anthony Gabay, che ha lavorato al King's College di Londra ed ora è alla Oxford University ha spiegato:" Quando i giocatori affidabili tradivano i partecipanti allo studio, questo aveva un impatto negativo sui guidizi dei partecipanti di entrambe le condizioni sperimentali.
Comunque, la sostanza MDMA porta ad un recupero veloce dei comportamenti cooperativi e questa tendenza di ricostruire una relazione guida ad alti livelli in generale di coperazione con partner affidabili. Usando scanner MRI, siamo stati in grado di osservare l'impatto di MDMA sull'attività cerebrale quando vengono esaminati i comportamenti altrui, piuttosto che sull'alterazione del processo di presa di decisione".
La MDMA mostrava un aumento di attività nella corteccia temporale superiore e nella corteccia mediale cingolata, aree conosciute per essere importanti nel comprendere i pensieri, le credenze e le intenzioni altrui. Quando si esaminavano i comportamenti di giocatori affidabili, la MDMA aumentava l'attività nell'insula anteriore destra ma diminuiva quando si processavano i comportamenti di giocatori non affidabili, riflettendo un differente comportamento mostrato dal software al computer.
L'insula anteriore destra è cruciale per l'integrazione tra la valutazione del rischio e dell'incertezza. Il Professore Mehta ha spiegato: "Comprendere l'attività cerebrale sottostante i comportamenti sociali potrebbe aiutare ad identificare cosa c'è di sbagliato nelle condizioni psichiatriche. Data la natura sociale della psicoterapia, conoscere come la sostanza MDMA influenzi le interazioni sociali farebbe luce sulla possibilità di creazione di un farmaco come strumento valutativo nel trattamento di pazienti psichiatrici".
Tratto da ScienceDaily
(Traduzione ed adattamento a cura del Dottor Claudio Manna)
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